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La Germania batte già cassa da Letta:"Italiani, pagate e non lamentatevi"

Napolitano e Merkel

Ignazio Stagno
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Enrico Letta non ha ancora varato il suo governo e la Germania già si preoccupa di ciò che farà il nuovo esecutivo italiano. I tedeschi temono un "Hollande secondo". Ovvero un governo quello guidato dall'ex sottosegretario che probabilmente chiederà una dilazione e una linea più morbida sugli impegni di bilancio dettatati dall'Ue a Roma. Così senza nemmeno aver ascoltato la proposta di Letta arrivano due messaggi al veleno da Berlino. Italiani piagnoni -  Il solito monito, puntuale arriva dal ministro delle finanze tedesco Wolfang Schauble che già teme il governo italiano e ci dà dei "piagnoni": "Il problema in Italia è l'irritazione dell'economia per i ritardi nel formare un governo. Scaricare sugli altri i propri problemi è comprensibile umanamente, e per alcuni la Germania è appropriata nel ruolo, ma è una sciocchezza. Molti paesi europei fanno grandi progressi ma non si lamentano ogni giorno e soprattutto non pretendono sempre degli altri la soluzione ai loro problemi, li risolvono da soli". Pagate e basta -  E come se non bastasse l'ennesima ingerenza del governo tedesco, ci pensa pure Joerg Asmussen, tedesco, fedelissimo della Merkel nel board della Bce a dire no a uno stop all'asfissinate austerità che sta strozzando il Paese: "Anche se può sembrare attraente a prima vista rinviare il risanamento dei conti pubblici ha un costo perchè una fetta sempre maggiore di entrate va al servizio del debito piuttosto che agli investimenti per la crescita futura". Insomma la Germania vuole farci pagare il conto subito. Letta o non Letta. A Berlino non importa delle aziende che chiudono e dei giovani senza lavoro. La cosa che conta è il denaro e senza tante "lamentele". (I.S)

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