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Venezuela, Maduro eletto presidente d'un soffio. Capriles: "Riconteggio dei voti"

Il delfino di Chavez vince solo di 235mila voti: 50,66% contro il 49,07% del rivale, che non riconosce la sconfitta. Le Forze armate: "Faremo rispettare il verdetto"

Giulio Bucchi
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  Nicolas Maduro, delfino di Hugo Chavez, è il nuovo presidente del Venezuela. Ma è bufera sull'esito delle elezioni, perché Maduro ha vinto di appena 235mila voti: 50,66% contro il 49,07% del suo avversario, Henrique Capriles. Il candidato dell'opposizione, protagonista di un grande recupero negli ultimi giorni, rifiuta di riconoscere la vittoria del presidente e ha già chiesto il riconteggio di tutte le schede votate. Capriles, governatore dello stato di Miranda, era stato sconfitto anche nelle elezioni presidenziali di ottobre che avevano confermato Chavez per il terzo mandato prima della morte prematura del caudillo, lo scorso 5 marzo. La protesta dell'opposizione - Maduro ha definito "giusto, legale, costituzionale, popolare" il risultato delle urne, che lo incorona come successore di Chavez, morto lo scorso 5 marzo. Il festeggiamento di fronte ai suoi sostenitori chavisti da palazzo di Miraflores, però, non allontana i timori legati alle proteste dell'oposizione e al futuro del Venezuela, membro dell'Opec e con le più grandi riserve al mondo di petrolio. Mentre i sostenitori di Maduro hanno salutato con fuori d'artificio la vittoria, l'opposizione reagiva sbattendo pentole e padelle in segno di protesta. Il ministro della Difesa Diego Molero ha assicurato che le Forze Armate del Paese saranno garanti del risultato delle elezioni presidenziali: "La Forza Armata non solo è legata alla Costituzione, ma è anche garante che rispetteremo questo risultato e lo faremo rispettare".   

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