Obama fa il grillino: si taglia lo stipendio del 5%
Il presidente restituirà 20mila euro del suo compenso annuale in linea con l'austerity imposta ai cittadini americani
Obama fa il grillino e si taglia lo stipendio. Il presidente americano ha deciso di ridursi del 5% l'assegno che percepisce mensilmente per guidare gli Stati Uniti in segno di solidarietà con l'oltre milione di dipendenti pubblici che nelle prossime settimane perderanno decine di giornate lavorative pagate a causa dei tagli automatici alla spesa pubblica, che costringe il governo federale a ridurre di 85 miliardi di dollari le spese nell'anno in corso. Il presidente, che ha uno stipendio annuale di 400mila dollari, ha già inviato al dipartimento del Tesoro nei giorni scorsi un primo assegno er cento - la stessa percentuale che è stata applicata nei tagli operati a tutti i programmi federali non di Difesa - dei suoi guadagni fino arrivare a 20mila dollari entro la fine dell'anno. Un bel gesto, che comunque non intacca minimamente la ricchezza della famiglia Obama che, come ricorda la stampa americana, è saldamente fondata sulle royalties delle due autobiografie, best seller in tutto il mondo. Nel 2011 il presidente e Michelle Obama hanno presentato una dichiarazione dei redditi da 750mila dollari. E negli anni precedenti le dichiarazioni erano state molto più consistenti: nel 2010 di 1,8 milioni di dollari e nel 2009, primo anno alla Casa Bianca, del 5,5 milioni di dollari. Obama, però, non è stato il solo a ridursi lo stipendio: anche il ministro della Difesa, Chuck Hagel, nei giorni scesi ha detto che restituirà parte del suo salario in solidarietà con i 750mila dipendenti civili del Pentagono che quest'anno perderanno 14 giorni di lavoro pagati. Anche l'attuale responsabile dell'Epa, in attesa della conferma del nuovo amministratore, Bob Perciasepe ha detto che donerà 32 ore del suo lavoro ad un fondo istituito per fare prestiti di emergenza ai dipendenti federali. Anche il il dipartimento dell'Housing and Urban Development ha reso noto che il segretario Shaun Donovan e otto suoi vice doneranno 7 giorni lavorativi, restituendoli al Tesoro o a gruppi non profit che aiutano le famiglie a basso reddito con problemi di abitazione. Ovviamente, i repubblicani hanno risposto con toni polemici ironizzando sul fatto che Obama pensa che "dando indietro il 5%" pensi che ora "nessuno si preoccupi più della questione del budget". E le organizzazioni che rappresentano i lavoratori federali definiscono quello di Obama "un gesto positivo" un modo "per unirsi alla nostra sofferenza". "Ma i dipendenti pubblici che perderanno posti di lavoro guadagnano in media tra i 25mila e 75mila dollari, mentre queste persone hanno guadagni a sei cifre", ricorda William Dougan, presidente del National Federation of Federal Employees. nop