La maledizione di Osama Bin LadenMuore un altro dei suoi killer
Dei 25 marines del "Team Six" che scovarono e uccisero il "Principe del terrore" ne sono rimasti in vita solo 2
La maledizione di Osama colpisce i suoi killer. La squadra dei marines che nel maggio 2011 trovarono e uccisero in un bunker vicino a Islamabad Bin Laden è stata decimata: da 25 membri in vita ne sono rimasti solo due. A rivelarlo è il Corriere della sera che racconta la tragica fine del 31enne Brett D. Shadle che giovedì pomeriggio con il suo paracadute si è schiantato al suolo nel deserto dell'Arizona dopo una collisione con un commilitone. Ma quella di Shadle è solo l'ultima tragedia in ordine cronologico che ha colpito il "Team Six" dei Navy Seal. Nell'agosto del 2011, pochi mesi dopo la vittoriosa missione, in un incidente di elicottero ben 22 membri della squadra morirono. In realtà non è stato ancora ufficialmente confermato, e per molti sembra un escamotage per mettere al sicuro, con una nuova identità, i marines coinvolti. Visto anche che uno degli uomini che entrò nel rifugio del signore della morte e lo catturò per poi descrivere la missione in un libro, seppur con uno pseudonimo, è stato di morte, e non avendo chiesto ai suoi superiori il permesso di divulgare informazioni, seppur camuffate, è stato congedato con disonore. E l'uomo che ha materialmente ucciso Bin Laden, racconta ancora il Corriere, un mese e mezzo fa aveva raccontato all'Esquire di essere rimasto senza alcuna assistenza dopo essersi congedato. Per l'emozione o lo stress legato alla vicenda, ha lasciato il Team Six dopo soli 16 anni, contro i 20 previsti.