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Giallo Abramovich: "Indagato per reciclaggio negli Usa"
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Indiscrezioni sul patron russo del Chelsea: "l'Fbi l'ha fermato", poi le smentite ma il legale dell'oligarca morto Berezovsky lo inguaia
Secondo alcuni rumors il miliardario Roman Abramovich sarebbe stato fermato dall'Fbi in territorio statunitense. A rivelarlo è il canale televisivo russo Rbc-Tv, come riporta l'agenzia Rbc. Il motivo del fermo è al momento sconosciuto ma potrebbe essere legato ad alcune delle attività imprenditoriali del 46enne patron del Chelsea o all'inchiesta sulla morte del suo ex socio in affari, l'oligarca Boris Berezovsky. Nessuna conferma ufficiale per adesso, ma la notizia è già sulla bocca di tutti tanto che anche il corrispondente negli Usa del quotidiano russo Komsomolskaya Pravda ha segnalato l'accaduto. La smentita - Il portavoce del magnate russo ha però smentito le voci sul suo cliente. Abramovich si trova effettivamente negli Stati Uniti ma nei suoi confronti non è disposto alcun ordine di fermo. Il consolato russo a New York ha promesso che verificherà da dove provengono le indiscrezioni rilasciate dalla stampa. Anche l'Fbi ha smentito la notizia. Un portavoce dell'agenzia governativa ha rivelato al Guardian che non c'è stato alcun fermo in suolo americano ai danni del miliardario: "Le notizie riportate dalla stampa russa sono categoricamente non vere". Ma sul web l'informazione ormai è diventata virale, provocando reazioni sarcastiche ed ironiche. Il noto blogger e commentatore Andrea Malgin ha scritto: "Arrestare Abramovich è quasi come arrestare Putin. È semplicemtne la terza guerra mondiale". Il caso - Giallo risolto sulla fuga di notizie che vedrebbero Abramovich al centro di un'inchiesta dell'Fbi. Le indiscrezioni giunte alla stampa sarebbero state rilasciate dall'avvocato del defunto ex socio d'affari del proprietario del Chelsea: Boris Berezovky recentemente morto. L'ex oligarca era noto perché diventato nemico giurato di Vladimir Putin e per questa ragione costretto all'esilio forzato a Londra nel 2000. Il legale è stato l'unico a confermare la notizia del fermo, citando fonti vicine all'imprenditore e dichiarando inoltre a radio Business Fm che l'Fbi sospettava Abramovich per reciclaggio di denaro. Il nome del magnate russo è stato più volte nominato in questi giorni soprattutto in relazione al tragico evento della morte, per annegamento, del penalista francese, Oliver Metzner, di cui era stato cliente in passato. Il suo cadavere era stato ritrovato a metà marzo nel golfo di Morbihan, in Bretagna. Secondo l'agenzia Itar-Tass la notizia del fermo del papreone russo ha avuto un effetto disastroso sui suoi affari: un consistente calo delle azioni sul listino di Londra della compagnia Evraz, di cui Abramovich è azionista. Mentre l'agenzia economica Prime sottolinea come questa fuga di informazioni abbia messo a rischio la chiusura dell'accordo di pace raggiunto a dicembre tra gli oligarchi Vladimir Potanin e Oleg Deripaska per il controllo del colosso minerario Norilsk Nickel. Intesa che prevede un imminente ingresso di Abramovich nel capitale di Norilsk, attraverso la sua controllata Milhouse Lcc.
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