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Ancora un ultimatum dall'India"Entro domani rivogliamo i marò"

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

Secondo il ministro della giustizia indiana l'unico modo per evitare l'atto di oltraggio alla Corte è che l'Italia restituisca i due soldati sotto processo

Nicoletta Orlandi Posti
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  Un ultimo appello per risolvere l'empasse diplomatica nella quale si trovano Italia e India è arrivato dal ministro di Giustizia indiano Ashwani Kumar. La soluazione dell'ultimo minuto, per evitare atti di oltraggio alla Corte Suprema di New Delhi, sarebbe che i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, tornassero indietro entro domani. "I due militari possono ancora tornare in India entro il 22 marzo e, se accade, questa spiacevole situazione potrà essere sanata", ha detto Kumar al quotidiano indiano The Telegraph.  Quanto alla questione dell'immunità di cui godono i diplomatici, il ministro ha aggiunto che non sussiste alcun problema con l'Italia perchè la Corte Suprema indiana sa ben districarsi tra le leggi nazioni ed internazionali: "Guardate -ha osservato- la questione è 'sub judice' del più alto tribunale del Paese; e tutte le autorità indiane sono tenute a conformarsi alle direttive della Corte Suprema. La violazione dell'impegno assunto dinanzi alla Corte Suprema è una situazione senza precedenti. Si deve presumere che la Corte Suprema conosca meglio di chiunque altro la questione dell'immunità diplomatica e gli obblighi del diritto internazionale. Dopo essersi sottoposto alla giurisdizione del più alto tribunale indiano, ci si attendeva che il governo italiano, coerente con la necessità di mantenere relazioni armoniose tra i due Paesi, onorasse le direttive della Corte".   

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