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Innocente in galera a Giava per 4 mesiMuore di stenti un pittore italiano

L'uomo era stato arrestato per un presunto legame con Al Qaeda dal quale venne scagionato nel 2002

Nicoletta Orlandi Posti
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Lo hanno ucciso quattro mesi rinchiuso in una galera indonesiana. Quando esce, perché innocente, è ammalato, disidratato, stremato. Andrea Sorteni, 49 anni, monzese, pittore amato da collezionisti dell'alta borghesia italiana e francese è morto lunedì scorso in ospedale. La tragica fine di "Arde", questo il suo nome d'arte, la racconta oggi Gianni Santucci sul Corriere della Sera. Il 14 ottobre scorso Arde e sua moglie Maya devono imbarcarsi su un aereo. C'è un disguido col biglietto. Lei non può partire. Lui insiste, briga, si arrabbia. Poi (stando a quel che spiega la polizia locale) Arde chiama la compagnia Lion Air e dice che sul volo Jt568 c'è una bomba. Tre giorni dopo lo arrestano. Forse pesa un precedente: nel 2002 venne tirato dentro le indagini su un attentato di Al Qaeda in Indonesia (202 morti). Non c'entrava. Sta di fatto che nell'ottobre scorso Sorteni finisce in una prigione di Yogyakarta. Ne esce quattro mesi dopo in condizioni disastrose e per lui non c'è stato niente da fare.

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