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Pistorius ancora in lacrime in aula,l'accusa: "E' omicidio premeditato"

L'atleta paralimpico avrebbe sparato 4 colpi mentre la ragazza era chiusa in bagno. L'accusa lo vuole in carcere: "Voleva uccidere, nessuna tragica fatalità"

Ignazio Stagno
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La posizione di Oscar Pistorius si fa sempre più difficile. L'atleta paralimpico che ha ucciso la sua fidanzata, Reeva Steenkamp, ora attende, davanti alla Corte di Pretoria, di sapere se per lui scatterà subito il carcere o se potrà attendere l'inizio del processo. La decisione sarà presa domani mattina.  Pistorius oggi in aula per l'udienza, è nuovamente scoppiato in lacrime perchè l'accusa ha riconfermato il capo d'imputazione: "omicidio volontario". Per il presidente del tribunale di Pretoria Desmond Nair,  Oscar Pistorius rischia quindi l'ergastolo. "Non esiste alcuna spiegazione possibile a conferma della sua tesi sul ladro" sostiene il procuratore sudafricano Gerrie Nel. Secondo la ricostruzione dell'omicidio, Pistorius avrebbe sparato 4 colpi di pistola dalla porta del bagno. Dentro la toilette c'era la sua fidanzata. Poi avrebbe sfondato la porta e avrebbe portato la sua ragazza al piano inferiore della casa. Pistorius ha riconfermato che pensava si trattasse di un ladro. E il pubblico ministero lo ha attacacto prorpio su questa circostanza. "Perchè un ladro si chiuderebbe in bagno?". L'altro particolare che inchioda Pistorius riguarda le sue protesi. Secondo gli inquirenti le avrebbe indossate prima di sparare percorrendo almeno sette metri.  Difesa debole - Il legale dell'atleta, Barry Roux, però sostiene la tesi della tragica fatalità: "Ci sono casi di altre vicende o di mariti che hanno sparato alle loro mogli per sbaglio, pensando a un intruso. Non vi è alcun elemento che indichi la benchè minima premeditazione, ha detto il legale. E poi su Reeva Steenkamp, ha aggiunto: "Tutto quello che sappiamo è che si è chiusa nel bagno. È stata uccisa nel bagno... lui ha pensato che fosse un intruso". Intanto in piena bufera giudiziaria gli sponsor stanno abbandonando Pistorius. Dopo Nike anche Oakley dice addio all'atleta paralimpico.                   

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