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Amazon Germania, scandalo in tv: dipendenti sfruttati e milizia neonazista

Immigrati sottopagati e fatti dormire in "campi di reclusione", con security "nostalgica" di Hitler. L'azienda: "Verificheremo"

Giulio Bucchi
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  Dipendenti "schiavizzati" da un servizio di sicurezza "neonazista": grossi guai in vista per Amazon Germania. La denuncia arriva dalla tv tedesca Ard, che ha trasmesso un reportage sulle condizioni di lavoro nel centro operativo tedesco del colosso delle vendite online a Bad-Hersfeld, nell'Assia. I 5mila dipendenti assunti in tutta fretta per far fronte all'aumento delle richieste di acquisto nel periodo natalizio, quasi tutti immigratI dall'Europa dell'Est e da Paesi in crisi come la Spagna, alloggiavano in edifici di fortuna nei pressi dei capannoni, pagate senza contributi e costretti a turni fuori dall'ordinario per festivi e notturni. Di fatto, un campo di reclusione, quasi un lager. Tanto che una neoassunta spagnola, Maria, è stata allontanata perché aveva osato lamentarsi delle condizioni della sistemazione.  Milizia neonazista - Come se non bastasse, a garantire la loro sicurezza era una milizia privata, la "H.E.S.S. Security", che rieccheggia il nome del gerarca nazista Rudolf Hess. Non è questo l'unico particolare inquietante. Le divise delle guardie sono prodotte dalla Thor Steinar, brand spesso utilizzato dai simpatizzanti neonazisti, dagli hooligan e dall'estrema destra tedesca in genere. La difesa di Amazon Germania è piuttosto imbarazzata: premesso che la compagnia "non tollera discriminazioni o intimidazioni", ha assicurato che sul comportamento delle guardie private verranno eventualmente prese le "misure opportune".       

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