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Hollande è in guerra: "Controllo alle frontiere, uniti contro il terrorismo"

Alessandra Menzani
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"Non è una guerra di civiltà, i terroristi non ne hanno una". Il presidente Francoise Hollande parla al Parlamento dei tragici fatti di Parigi. Chiede l'allungamento dello stato di emergenza di tre mesi. Spiega che gli "gi atti di venerdì sono stati pianificati in Siria, organizzati in Belgio e perpetrati con complici francesi". Commosso, dice che è stata "colpita la giovinezza della Francia, tanti morti avevano meno di 30 anni".  "La risposta della Francia sarà immediata, triplicheremo le nostre capacità militari contro l'Isis", dichiara Hollande, "tutte le persone uccise devono essere vendicate. Dobbiamo andare avanti, dobbiamo combattere. Bisogna unire tutti i paesi che possono essere in grado di combattere questa associazione terrorista, una minoranza rispetto alla totalità dei paesi musulmani. Incontrerò Obama e Putin per unire le nostre forze. La Francia parla a tutti, all'Iran, alla Turchia, ai Paesi del Golfo. Dobbiamo unire le nostre forze. Nel momento in cui uno stato è aggredito tutti devono fare fronte comune". Quello del terrorismo di matrice islamica "è un pericolo non della Francia, ma dell'Europa", chiarisce Hollande, "gli abitanti della Siria devono lasciare i loro territori, sono vittime. E' fondamentale chiedere il diritto d'asilo, non si tratta solo di dare protezione, la Francia con la Germania sono i due paesi che si stanno confrontando con il problema dei rifugiati, dobbiamo procedere con il controllo delle frontiere".  Il presidente francese spiega che è essenziale modificare la stessa Costituzione per avere la forza di affrontare la situazione. "Dobbiamo garantire sicurezza. Le perquisizioni ci permettono di sventare futuri atti terroristici. Vi chiedo di votare questa legge. Dobbiamo cambiare la nostra Costituzione". Il presidente francese intende rivedere la Costituzione negli articoli 16 e 36: "Da mercoledì il Parlamento può stilare un provvedimento per estendere lo stato d'emergenza ai prossimi tre mesi. La legge è degli anni '50, ma noi dobbiamo modificarla per attualizzarla. Questi atti amministrativi ci permettono di procedere con le perquisizioni. Parlamentari, vi invito di votare questa legge. Dobbiamo agire d'urgenza". Le modifiche chieste da Hollande vanno a toccare le procedure di perquisizione e degli arresti domiciliari per le persone sospettate di associazione terrorista.  Hollande annuncia cinque mila nuovi posti di polizia nei prossimi due anni. Sarà rafforzato l'esercito. Fino al 2019, nessun taglio ai comparti militari. " I barbari che ci hanno attaccato non ci uccideranno". L'applauso a Hollande dei parlamentari francesi è corale. Alla fine del discorso, l'inno nazionale.

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