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Gli scout Usaaprono le porteai ragazziniomosessuali

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Il 6 febbraio l'annuncio ufficiale. In passato l'associazione si era rivolta alla Corte suprema per difendere il divieto all'ingresso dei gay

Matteo Legnani
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"Benvenuti nel  nostro secolo, Scouts". Così un articolo del Washington Post  ironizza sulla notizia che i Boys Scouts d'America si sono convinti ad  abolire la politica che chiude le porte ai gay dichiarati, divieto che  in passato l'associazione giovanile difese fino alla Corte Suprema. "Al momento i Boy Scouts di America stanno discutendo la   possibilità di rimuovere le restrizioni all'adesione all'associazione  sulla base dell'orientamento sessuale", è stata la formula scelta dal  portavoce per dare l'annuncio della svolta che dovrebbe essere votata dal comitato nazionale il prossimo 6 febbraio. Ma anche le misurate  parole scelte dal portavoce sono state sufficienti a far esplodere il   dibattito all'interno dell'associazione che ha oltre 2,6 milioni di ragazzi iscritti. Alcuni genitori hanno già affermato di essere pronti a ritirare  i propri figli in caso che il bando fosse veramente abolito: "un gran   numero di ragazzi lasceranno - ha dichiarato al Washington Post Rob Schwarzwalder che ha due figli 15enni negli scouts - se c'è qualcuno che vuole avere i gay dichiarati negli Scouts perchè non fonda una   propria organizzazione". Ma se il bando sarà abolito tornerà ad indossare la divisa degli scout Hunter Kalat, un bambino di 9 anni che  ha lasciato per protesta l'associazione quando 7 mesi fa è stato riaffermato il bando che limitava la partecipazione delle sue due madri che sono sposate.

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