Siria, ragazza curda kamikaze si fa esplodere contro i terroristi dell'Isis
Prima assoluta nella guerra della minoranza curda in Siria agli jihadisti sunniti dello Stato Islamico. Una ragazza kamikaze si è fatta saltare in aria accanto ad una postazione dei miliziani di Isis a est di Kobane, la città curda siriana al confine con la Turchia, uccidendo diversi jihadisti che da giorni cingono d'assedio l'enclave. A dare la notizia Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio siriano erp i diritti umani, secondo il quale «l'azione ha causato morti ma non ci sono ancora conferme sul numero esatte». Rahman ha aggiutno che è il primo caso di cui si ha notizia di una combattente donna curda che si fa saltare in aria in un attentato suicida conro Isis, una tecnica impiegta invece frequentemente dalle diverse sigle della galassia terroristixa islamica, inclusa al Qaeda e Isis. La donna curda kamikaze è stata identificata come Arin Mirkan, uno dei comandanti dell'Ypg (Unità di Difesa del Popolo), il braccio armato del Comitato Supremo Curdo del Kurdistan siriano. Sempre a Ypg apparteneva la 19enne curda, Ceylan Ozalp, che il 3 ottobre vicino a Kobane si era invece uccisa sparandosi alla testa con l'ultimo colpo piuttosto di finire prigioniera di Isis quando aveva esaurito le munizioni. Si tratta di due distinte militanti di Ypg cadute in modo diversoma unite dal medesimo obiettivo: fermare l'avanzata di Isis su Kobane, enclave curda in Siria, a pochi passi dal confine con la Turchia. Frontiera dove sono schierati 10.000 soldati di Ankara con decine di carri armati che al momento guardano senza intervenire, nonostante le promesse del premier Ahmet Davutoglu di fare di di tutto per impedire che Kobane cada nelle mani di Isis. A Kobane, tra l'altro, c'è la tomba di Suleiman Shah (1170-1236), nonno del fondatore dell'impero ottomano, Osman I, presidiata da 60 soldati di Ankara, considerata un mausoleo sacro per i turchi, il presidente Recep Tayyip Erdogan in primis.