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Orrore Isis, militante jihadista posta su twitter la foto del figlio con una testa mozzata: "Orgoglioso di lui"

Gian Marco Crevatin
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"Questo è mio figlio!". L'orgoglio è quello tipico di un padre, la circostanza, spaventosa, è quella tipica della guerra. Il padre è Khaled Sharrouf, jihadista australiano, autore dello scatto spaventoso, e della didascalia, discutibile come minimo. Questo suo figlio di sette anni, tiene in mano la testa mozzata di un combattente siriano, che il gruppo jihadista ha decapitato in nome del nascente Stato Islamico. Il padre - Sharrouf, residente a Sidney, è sospettato di aver lasciato l'Australia nel corso del 2013 alla volta della Siria, dove si sarebbe recato con l'intenzione di unirsi ai combattenti dell'Isis. Isis che dal giugno 2014 si è autoproclamata Stato Islamico. Proprio sulla nuova condizione del gruppo terrorista si è espresso Tony Abbott, premier australiano: "Il Califfato non solo è un'organizzazione terroristica, ma un vero e proprio esercito di terroristi, con l'obiettivo di costituire non una semplice enclave ma un reale stato, una nazione di terroristi."

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