Raid aerei iraeliani contro la Striscia di Gaza: 34 obiettivi bombardati e un membro di Hamas ucciso. Netanyahu alza la voce
Israele ha condotto decina di raid aerei contro obiettivi di militanti sulla Striscia di Gaza alcune ore dopo l'annuncio del ritrovamento dei corpi privi di vita dei tre ragazzi israeliani rapiti in Cisgiordania 19 giorni fa. Ben 34 obiettivi, si legge in un comunicato dell'esercito israeliano, sono stati bombardati in risposta ad un'escalation del lancio di 20 razzi da parte della Plestina contro il territorio di Israele domenica notte. L'aviazione israeliana, hanno detto funzionari della sicurezza di Hamas a Gaza, ha condotto una ventina di missioni in meno di dieci minuti contro strutture militari di Hamas e Jihad islamica che erano già state evacuate in previsione di un'azione di rappresaglia. Non sono mancati bombardamenti di navi israeliane nel nord di Gaza contro strutturre di addestramento dei militanti di Hamas. Vicino il confine con Israele nel sud della Striscia di Gaza sono stati feriti almeno quattro palestinesi, mentre un altro è stato ucciso nel nord di Jenin, città della Cisgiordana. Un portavoce militare di Tel Aviv ha affermato che si trattava di un membro di Hamas che aveva cercato di fare esplodere una bomba mentre i soldati israeliani stavano entrando in città. I soldati hanno quindi aperto il fuoco. L'agenzia di notizie ufficiale palestinese Wafa afferma tuttavia che il giovane 21enne stava portando da mangiare alla sua famiglia per il pasto prima dell'alba durante il Ramadan. I raid israeliani sono arrivati dopo che ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso che "Hamas pagherà" per gli omicidi dei tre ragazzi israeliani in Cisgiordania. "Israele intensificherà le richieste al presidente palestinese Mahmoud Abbas di sciogliere il governo di unità nazionale recentemente formato con il sostegno sia di al-Fatah, che di Hamas". Lo ha annunciato il portavoce del premier israeliano Netanyahu, Mark Regev, a seguito del ritrovamento dei corpi senza vita dei tre ragazzini israeliani che erano scomparsi dallo scorso 12 giugno in Cisgiordania. Israele sostiene fin dall'inizio che fossero stati rapiti e ha da subito puntato il dito contro Hamas.