Renzi tradisce ancora Letta: non lo vuole al timone dell'Europa
Per Matteo Renzi il rischio di doversi sedere a a un tavolo presieduto dall'ex rivale
Il rischio è quello di doversi sedere a un tavolo presieduto dall'ex rivale. Proprio da quella persona alla quale, lo scorso febbraio, ha "fatto le scarpe", scalzandolo da Palazzo Chigi. Sta tutta qui l'ostilità di Matteo Renzi alla nomina di Enrico Letta a presidente del Consiglio europeo. Nomina fortemente sponsorizzata da alcune cancellerie europee e in primis da Francois Hollande e David Cameron. Quest'ultimo, in particolare, vedrebbe nella successione di Letta a Van Rompuy, uno stop alla a nomina della danese Helle Thorning Schmidt, che oltre a essere la nuora dell'ex monumento del laburismo inglese Neil Kinnock è anche molto gradita dalla Merkel. E Cameron ha già dovuto ingoiare il "rospo" di Juncker alla guida della Commissione Ue. Il nome di Enrico Letta, racconta il quotidiano La Stampa, sarebbe peraltro sul taccuino dello stesso Van Rompuy già dalla fine dello scorso mese di maggio. E l'attuale preside4nte del Consiglio europeo sarebbe trasecolato nello scoprire, durante i colloqui con Roma, che proprio il premier italiano0 Renzi era il principale avversario della nomina di Letta a quel posto. Renzi non faceva quel nome, preferendo puntare su un "40 per cento di donne" e in particolare sul nome dell'attuale ministro Mogherini per la guida degli "Esteri europei", nel posto che è oggi occupato da Lady Ashtron. Una poltrona di secondo rango, che di sicuro non disturberebbe il grande manovratore Renzi. Che avendo cacciato letta dalla porta di Palazzo, non vorrebbe proprio vederselo rientrare dalla finestra dell'Europa.