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Algeria, rapiti 41 stranieri. Al Qaeda: "Rappresaglia contro la guerra della Francia in Mali"

Attacco a un impianto di gas ad Amenabas, rivendicazione del gruppo vicino al terrorista Belmokhtar

Giulio Bucchi
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Rappresaglia di Al Qaeda contro l'intervento militare della Francia in Mali: due morti, un britannico e un francese, 6 feriti e 41 stranieri tra cui 7 americani è il pesantissimo bilancio dell'attacco di mercoledì mattina contro un impianto per l'estrazione del gas ad Amenas nel sud dell'Algeria. "Una rappresaglia per l'autorizzazione al sorvolo del proprio spazio aereo concessa da Algeri ai jet francesi che da venerdì stanno bombardando i gruppi islamisti in Mali", spiega un gruppo legato ad al Qaeda nel Maghreb Islamico.  La rivendicazione -  "Quarantun occidentali inclusi sette americani, cittadini francesi, britannici e giapponesi sono stati presi in ostaggio", ha dichiarato il portavoce del gruppo all'agenzia di stampa mauritana Ani, sottolineando che l'attacco è stata "una reazione alla flagrante interferenza dell'Algeria (in Mali) che ha consetito agli aerei (da guerra) francesi di attraversare il proprio spazio aereo per bombardare il nord del Mali. Un tradimento per il sangue del martiri algerini uccisi dai colonialisti francesi (Parigi è stata potenza coloniale sia in Algeria che in Mali ed in molti Paesi dell'Africa Occidentale, ndr)". Il rapimento è stato rivendicato da un gruppo guidato da Mokthar Belmokhtar, noto jihadista cieco da un occhio conosciuto come "l'intoccabile", condannato più volte all'ergastolo in Algeria, suo Paese natale. Belmokhtar è stato tra i membri fondatori dei terroristi algerini del gruppo dei Salafiti per la predicazione e il combattimento, che poi è confluita nell'organizzazione fondata da Osama bin Laden diventando al Qaeda nel Maghreb Islamico, formazione che avrebbe lasciato alla fine del 2012. Belmokhtar è conosciuto anche come uno degli organizzatori dei rapimenti di stranieri in tutto il Sahel.

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