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Fumo nella stiva e perdite di benzinaL'aereo dei sogni diventa un incubo

Terzo incidente in tre giorni per il nuovissimo Boeing 787 "Dreamliner". E le autorità del volo usa e giapponesi aprono un'inchiesta

Matteo Legnani
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Una serie di piccoli incedenti, tre in tre giorni. E per Boeing torna l'incubo Dreamliner, il gioiello della casa arrivato sul mercato con tre anni di ritardo. Le autorita' americane e giapponesi indagano: la US National Transportation Safety Board ha aperto - riporta il Wall Street Journal - un'indagine formale sull'incidente di lunedi al 787 di Jal dopo il piccolo incendio scoppiato sul velivolo parcheggiato all'aeroporto Logan di Boston. I tre incidenti degli ultimi giorni sono stati sperimentati da compagnie aree giapponesi, in due casi la Jal e in uno, quello di oggi, per la All Nippon Airways. Lunedi' un piccolo incendio e' scoppiato su un 787 a Boston mentre il velivolo era parcheggiato. Martedi' un volo diretto a Tokyo con 158 passeggeri e' stato costretto a rientrare per una perdita di benzina. Mercoledi' All Nippon Airways ha cancellato un volo nazionale dopo che un computer di bordo segnalava erroneamente problemi per i freni del velivolo. Boeing ha gia' incontrato molti problemi di tecnologa con il 787, che rappresenta un importante fonte di ricavi per la divisione di aerei commerciali della societa'. Non è comunque la prima volta che il Dreamliner crea problemi: entrato in servizio nel 2011, con tre anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia, il 787 ha incontrato il suo primo problema nel volo di prova nel novembre 2010, quando un incendio a bordo costrinse il velivolo a un atterraggio di emergenza e alla sospensione momentanea dei test. Nel 2012 un 787 di United Airlines e' stato costretto a un atterraggio di emergenza a New Orleans. Il 5 dicembre scorso la Federal Aviation Administration ha chiesto ispezioni sui 787 dopo la perdita di carburante su due velivoli. 

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