L'Australia avvista pezzi del boeing scomparso
"Due oggetti" eventualmente legati all'aereo malese scomparso 12 giorni fa, tra i quali uno lungo circa 24 metri, sono stati trovati nell'Oceano Indiano dai satelliti. Lo ha annunciato il primo ministro australiano Tony Abbott. "E' la migliore pista che abbiamo", ha affermato Abbott parlando al Parlamento di Canberra e definendo l'informazione "nuova e credibile". Il premier australiano ha già informato del ritrovamento l'omologo della Malaysia Najib Razak. Vicino a Perth - Gli oggetti sono stati localizzati a circa 2.500 chilometri a sud-est di Perth. Un velivolo dell'aeronautica australiana ha raggiunto il punto in cui si trovano i due oggetti che potrebbero appartenere all'aereo scomparso con 239 persone a bordo e riceverà il supporto di altri tre velivoli, uno australiano, uno statunitense e uno neozelandese. In arrivo anche una nave. Nella zona al momento c'è "poca visibilità". "Collegate all'aereo" - "Gli oggetti sono relativamente indistinti", ha dichiarato uno dei funzionari della Marina australiana (Amsa) che stanno seguendo le operazioni di ricerca. L'indicazione è che gli oggetti siano di misura adeguata e zuppi d'acqua e si muovano su e giù rispetto alla superficie". Molto più prudente il comunicato ufficiale emesso dalla Amsa, secondo cui le immagini catturate dal satellite "potrebbero non essere collegate all'aereo". Cautela - La Cina è cauta sulla possibilità che i resti trovati possano appartenere all'aereo scomparso. In conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri, Hong Lei, ha detto che la Cina guarda con molta attenzione alla possibilità del ritrovamento dei resti dell'aereo da parte delle autorità australiane, e ha confermato di essere in contatto continuo con il governo di Canberra per gli aggiornamenti riguardo ulteriori scoperte delle squadre di ricerca. "Indizi credibili" - Le immagini di due oggetti individuati nell'Oceano Indiano rappresentano un "indizio credibile" nelle ricerche dell'aereo scomparso l'8 marzo con 239 persone a bordo. E' il commento del ministro degli Esteri della Malaysia, Hishammuddin Hussein, dopo che il governo australiano ha annunciato di aver individuato grazie ad un satellite due oggetti in mare. "Ora abbiamo un indizio credibile", ha detto Hussein parlando all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur. Tre giorni per la certezza - Ci vorranno due o tre giorni per sapere se i due oggetti individuati stamane nell'Oceano Indiano meridionale sono rottami dell'aereo della Malaysia Airlines, ha detto il ministro della Difesa australiano, David Johnson, citato dall'Australian Associated Press. Intanto, però, ha fatto sapere l'Australian Maritime Safety Authority (Amsa), il primo tentativo di un aereo dell'aviazione di individuare i rottami in zona è fallito a causa del brutto tempo. "L'equipaggio del Raaf P3 non è stato in grado di localizzare i resti. Nuvole e pioggia hanno limitato la visibilità", ha twittato l'autorità, precisando che "altri aerei continueranno la ricerca per il Mh370". Altri tre velivoli per la sorveglianza a lungo raggio, uno australiano, uno neozelandese e uno statunitense, sono stati inviati nella zona a 2.500 chilometri a sud-est di Perth dove i satelliti hanno individuato due oggetti, di cui uno lungo 24 metri. Intanto, nell'area è arrivata anche una nave norvegese. Al momento, ci sono 18 navi, 29 aerei e sei elicotteri impegnati nelle ricerche nei due corridoi che vanno dall'Oceano Indiano meridionale all'Asia Centrale.