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Germania, il ministro della Merkel insegna ai bambini a non fare debiti

Giulio Bucchi
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  di Ugo Bertone «Il bambino è stato punito perché  ha chiesto in prestito due euro per un panino: che la cosa non si ripeta». Presto, se gli insegnanti tedeschi prenderanno alla lettera i consigli del ministro federale per gli Affari del consumatore, Frau Ilse Aigner, i genitori degli alunni delle elementari di Monaco o Berlino potrebbero dover firmare una nota  di questo tenore. Il ministro, espressione della Csu bavarese, ha infatti auspicato che gli alunni imparino ad evitare i debiti già sui banchi delle elementari. «Nelle scuole le questioni pratiche finanziarie devono avere un ruolo maggiore», ha detto al settimanale Focus in uscita domani, «i bambini devono imparare a non vivere al di sopra delle loro possibilità». Riecheggiano, nel messaggio di Frau Aigner, concetti cari alla cultura d'oltre Reno. Non a caso, pochi mesi fa, per contestare Mario Draghi, rei di voler aiutare (dietro pesanti condizioni) i Paesi più deboli, il presidente della Bundesbank Jens Weidmann aveva evocato l'immagine di Mefistofele, il diavolo che consiglia al principe di inondare il mercato di denaro di carta, che altro non è che farina del diavolo. Imparino i bambini a diffidare dei diavoli che avanzano pretese, in particolare se arrivano dall'infido mezzogiorno d'Europa, covo di papisti e di spendaccioni.  In sostanza, verrebbe da pensare (e Frau Aigner probabilmente lo pensa), «peccatore» e «debitore» sono quasi sinonimi; al contrario, il successo economico premia i buoni e gli onesti.   Leggi l'articolo integrale di Ugo Bertone su Libero in edicola oggi, martedì 8 gennaio    

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