Ratzinger "scomunica" la Merkel"In Europa non si decide da soli"
Duro monito del Papa alla cancelliera nel discorso ai diplomatici della Santa Sede
Non sarà l'Agenda Ratzinger, che qualcuno vorrebbe mettere in relazione con quella Monti, ma il tradizionale incontro con i diplomatici e la Santa Sede, porta in Vaticano anche la crisi economica e lo spread sociale che ne consegue. Papa Ratzinger - parlando ai 179 diplomatici dei Paesi con cui la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici - parla di spread, ma non proprio di quello tra i Bund tedeschi e i titoli pubblici dei Paesi in sofferenza. Spiega meglio il Pontefice accogliendo le feluche che non non ci si può limitare, affrontando la crisi economica, a combattere lo spread dei tassi finanziari: bisogna prima di tutto arginare le «crescenti differenze tra ricchi e poveri». Esiste infatti uno «spread del benessere sociale», che desta «sgomento e al quale non bisogna rassegnarsi». Nel tradizionale incontro di inizio anno ai rappresentanti del corpo diplomatico, Benedetto XVI parla direttamente ai governanti europei, e non sfugge il riferimento sottile agli egoismi nazionali: «Anche l'Unione europea», sottolinea il successore di Pietro, «ha bisogno di rappresentanti lungimiranti e qualificati, per compiere le scelte difficili che sono necessarie per risanare la sua economia e porre basi solide per il suo sviluppo. Da soli alcuni Paesi», ed è questo forse il riferimento più pungente, «andranno forse più veloci, ma, insieme, tutti andranno certamente più lontano». Che la strigliata arrivi dai palazzi pontifici è già una notizia, che poi giunga da un papa tedesco - e con chiari riferimenti all'inflessibile cancelliera Angela Merkel - appare più che una ramanzina: una bocciatura papale. Un tempo c'erano le scomuniche, oggi bastano poche diplomatiche frasi per stroncare carriere politiche e rinnovi elettorali. Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola martedì 8 gennaio