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Siria, strage: 90 morti. Erano in coda per il pane

Il bombardamento delle forze di regime a Helfaya. Secondo gli attivisti si tratta di una vendetta contro i civili che sostengono le forze ribelli

Andrea Tempestini
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  Una catastrofe, una tragedia di proporzioni inimmaginabili. Il bilancio è di "oltre 90 morti", frutto di un bombardamento aereo su un panificio di Helfaya, in Siria. La notizia è stata rilanciata da al Arabiya, che ha citato testimoni oculari: un Mig del regime avrebbe colpito l'edificio del negozio mentre oltre mille persone erano in coda per i beni di prima necessita. Sul web circolano le prime fotografie del massacro: si vedono molti cadaveri straziati; altri sarebbero ancora sotto le macerie. "Strage di donne e bambini" - Secondo le reti anti-regime dei Comitati locali, "il massacro è stato compiuto dalle forze di regime. Tra le decine di morti e feriti anche donne e bambini". La strage è avvenuta in una cittadina assediata dalle truppe governative e in piena crisi umanitaria. Gli abitanti erano in coda davanti al forno dopo interi giorni trascorsi senza pane. I numerosi corpi dilaniati dalle bombe si vedono anche in un video diffuso dai militanti che si oppongono al regime di Assad. Secondo Human Rights Watch, gli attacchi alle panetterie continuano da mesi: 60 persone sono state uccise nello stesso modo nel quartiere di Qadi Askar, ad Aleppo, lo scorso 16 agosto. Le ragioni dell'attacco - Restano ancora oscuri i motivi per i quali le forze armate abbiano attaccato la città di Helfaya. attivisti e gruppi per i diritti umani parlano di una vendetta per le vittorie dei ribelli: nel mirino di Assad ci sarebbero i civili che li sostengono. Negli ultimi giorni le forze anti-regime si sono scontrate con quelle lealiste nella regione che circonda la città. Gli attivisti, infine, riferiscono che i ribelli hanno preso diversi posti di blocco del governo: l'obiettivo è quello di prendere il controllo della strada principale che attraversa la Siria da nord a sud.  

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