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Egitto, Costituzione: sharia la prima fonte di diritto

Mohammed Morsi

Modificata la Costituzione egiziana: introdotta la legge islamica come principio assoluto di legge. Dopo la caduta di Mubarak, il Paese guidato da Morsi sembra l'Iran

Andrea Tempestini
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L'onda lunga della Primavera Araba, un anno dopo le manifestazioni e gli scontri che hanno infuocato il Nord Africa, continua a mietere danni. L'Assemblea costituente dell'Egitto ha approvato l'articolo della bozza di costituzione che prevede la sharia, la legge islamica, come principale fonte del diritto del Paese. Eccolo, l'egitto del post-Mubarak. Ecco la "ventata di civiltà" portata dal nuovo presidente egiziano, Mohammed Morsi (per altro già contestato nella stessa piazza Tahrir che fu epicentro della Primvaera egiziana per i metodi autoritari". La "novità" - Il secondo articolo della bozza di Costituzione recita: "L'Islam è la religione di Stato, l'arabo è la lingua ufficiale. I principi della sharia sono la principale fonte della legislazione". L'articolo è stato approvato all'unanimità da tutti i deputati della Costituente presenti al voto. Nel dettaglio, la norma che fa riferimento ai principi della sharia, resta invariata rispetto alla precedente Costituzione dell'era Mubarak, ma viene integrata dall'articolo 219 che definisce i principi della legge islamica. Sull'applicazione della sharia, in Egitto, si è consumato un lungo scontro tra movimenti islamici e liberali: questi ultimi hanno abbandonato i lavori della costituente per protesta contro la "novità". Attualmente, l'assemblea è compsta al 60% da rappresentanti di formazioni islamiche: ogni articolo deve essere approvato con una maggioranza pari al 67% al primo voto.

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