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Dall'Ue nessun aiuto alla GreciaOra è a rischio tutta l'Eurozona

I ministri delle Finanze non sbloccano i 44 miliardi di euro necessari per salvare Atene

Nicoletta Orlandi Posti
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  L'Europa non darà nessun aiuto alla Grecia. Almeno per ora. Dopo quasi 12 ore di discussioni, i ministri delle Finanze dell'euro zona hanno deciso di rivedersi lunedì prossimo per  cercare di arrivare a quell'accordo che si attende da settimane sulle tre tranche di 44 miliardi di euro e sull' intesa sulla sosteniblità del debito. Le reazioni - Il mancato accordo mette a rischio la stabilità dell'Eurozona, ha fatto notare il primo ministro ellenico Antonis Samaras subito dopo la notizia del nulla di fatto:  "I nostri partner e l'Fmi devono fare il possibile perchè è in ballo non solo il futuro del nostro paese ma la stabilità dell'intera Europa". "Sono stati fatti dei progressi, ma bisogna farne di altri", ha commentato all'alba, alla fine della riunione, la direttrice dell'Fmi Christine Lagarde, mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble sottolineava che "le questioni sono così complesse che non   abbiamo trovato una soluzione definitiva". L'incontro, si legge in un comunicato dell'Eurogruppo, "è stato interrotto per permettere ulteriore lavoro tecnico su alcuni elementi del pacchetto", i ministri  "si rivedranno" il 26 novembre. "Siamo molto vicini a un risultato", non c'è "alcun vero ostacolo", ha commentato dal canto suo il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, dicendosi "un po' deluso" per l'esito della riunione. "Ma devo ammettere che le questioni tecniche sono di natura complicata", ha concesso il lussemburghese che, rispondendo alla domanda se finalmente lunedì la Grecia otterrà gli aiuti, ha replicato: "Non so quando questo accadrà". Salvo poi sottolineare subito di "avere un interesse enorme a che la Grecia abbia la prossima  tranche di aiuti e ritengo che sarà così".  Debito greco - Intanto, però, l'Eurogruppo ha ribadito il suo apprezzamento per "il forte impegno" della Grecia sulle riforme, il bilancio per il 2013 e "l'ambiziosa strategia di medio termine per il periodo 2013-2016". Resta, invece, il nodo della riduzione del debito greco (che, secondo le previsioni, nel 2014 potrebbe sfondare quota 190%) al 120% del Pil entro il 2020, una data che il Fondo monetario internazionale vuole che sia confermata, mentre Bruxelles è disponibile a concedere ad Atene un rinvio di due anni per centrare quell'obiettivo.  Merkel Per la cancelliera tedesca  Angela Merkel i ministri delle Finanze della zona euro potrebbero raggiungere settimana prossima un accordo sul pagamento della prossima   tranche di aiuti alla Grecia. "C'è la possibilità di raggiungere una  soluzione lunedi", ha detto la cancelliera parlando al Bundestag,  anche se, ha ribadito, la Germania "non vuole rispondere al desiderio di molti per un'azione o una soluzione magica che elimini i problemi   in un colpo solo". "Ciò che non è stato fatto in anni o decenni non si può   risolvere in una notte", ha aggiunto la cancelliera. Difendendo il  percorso seguito dal suo governo nella gestione della crisi, la   cancelliera ha sottolineato come sia una "decisione politica" quella   di mantenere la Grecia nell'euro, mettendo in evidenza i valori comuni  che uniscono gli europei. "Ma questo non ci impedisce di monitorare   l'attuazione delle riforme necessarie in Grecia per il bene dei   cittadini", ha aggiunto. La Merkel anche considerato un "buona   notizia" il giudizio della troika Ue-Bce-Fmi sul rispetto da parte di   Atene dei propri impegni di riforma. "E 'un passo importante", ha   detto.  Per quanto riguarda il dibattito sul bilancio europeo 2014-2020   che occuperà il prossimo Consiglio europeo la il cancelliera ha   confermato le difficoltà di raggiungere un accordo: "Non so se domani  o dopodomani riusciremo a raggiungere una conclusione"

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