Morales nababbo: la Bolivia copre di regali il presidente socialista
La scusa del leader: "Non è colpa mia se il popolo mi fa troppi regali". Il suo patrimonio è cresciuto del 253% in pochi anni
di Maurizio Stefanini La casta andina si arricchisce in ponchos. Come ha fatto in sei anni di presidenza della Bolivia Evo Morales a più che triplicare il suo patrimonio, da 110.000 dollari del 2006 ai 338.000 del 2012? Il leader cocalero non nega i calcoli fatti dal giornale El Deber, ma dice che è perché gli regalano ponchos artigianali tessuti a mano. «Che colpa no ho io se il popolo me li regala? Il patrimonio continuerà a crescere», ha detto in un discorso in un villaggio indigeno a 420 km a sud di La Paz. E ha pure fatto una stima: «Credo che quei ponchos dovrebbero valere 200 dollari l'uno, almeno. Me ne hanno regalati almeno 500…». E sarebbero 100.000 dollari. Che sarebbero solo metà del suo arricchimento: ma se gli eralano anche altre cose allo stesso ritmo, allora i conti tornano. Quel che non torna, è capire se questi regali siano poi davvero così spontanei, e non presuppongano qualcosa in cambio. Comunque Samuel Doria Medina, un leader dell'opposizione gli ha ricordato che in base alla legge sarebbe comunque un reato accettare regali quando si esercita una funzione pubblica, salvo se provenienti da governi o organismi internazionali, e controllando se poi vanno allo Stato o alla persona. Lo scorso 29 ottobre a Yacuíba, città quasi al confine con l'Argentina, un giornalista settantenne di nome Fernando Vidal è stato aggredito da quattro uomini, che hanno fatto irruzione nella radio dove stava parlando in diretta, lo hanno cosparso di benzina e gli hanno poi dato fuoco. Sopravvissuto con gravissime ferite, ha denunciato un sindaco vicino a Evo Morales, da lui accusato di complicità con il contrabbando. E ha aggiunto che lui stesso è stato un simpatizzante del presidente, una volta è stato anche ospite in casa sua, ma ora si sarebbero legati a lui ogni sorta di mascalzoni e corrotti in cerca di copertura politica. Quel che è certo è che Morales era nato in una regione poverissima e in una famiglia poverissima: lui stesso ha raccontato che da ragazzino raccoglieva le bucce di agrumi che i turisti buttavano dai finestrini dei pullman, per mangiarle. E anche che i 28mila dollari annui del suo stipendio presidenziale non gli permetterebbero di accumulare troppo: «È un patrimonio minimo, rispetto a quello di altri presidenti latino-americani», ha commentato il ministro della Comunicazione Armanda Dávila, spiegando che il suo patrimonio prima di diventare presidente consistevano in una casa nella città di Cochabamba, un terreno e una mandria di lama. È pure vero che le etnie indigene da cui proviene non tesaurizzano tanto in denaro, quanto appunto in terre, animali e vesti di lana di alpaca. Lui stesso veste abitualmente un abito di alpaca esclusivo da 900 dollari. Nel 2010 ha poi comprato un aereo presidenziale da 38,7 milioni e ora sta facendo costruire un nuovo palazzo presidenziale; ma quelli poi resteranno ai suoi successori.