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Grecia, ancora scontri ad AteneStasera il voto sul "pacchetto austerità"

Il governo Samaras è davanti ad un test importante. E'il secondo giorno di sciopero generale. I sindacati sono in guerra

Ignazio Stagno
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La Grecia è una polveriera. Al secondo giorno di sciopero generale la tensione è altissima. Questa sera decine di miglia di persone hanno preso d'assalto piazza Syntagma ad Atene vicino la sede del parlamento ellenico. La protesta è esplosa con lanci continui di molotov sulla polizia in assetto antisommossa. La rabbia si è tramutata in violenza con l'avvicinarsi, in serata, del voto di un nuovo "pacchetto austerità" da parte del governo.  Senza il  nuovo pacchetto di misure di austerità, il quarto negli ultimi tre anni, la Grecia non otterrebbe gli aiuti internazionali necessari per   evitare la bancarotta, come ha ricordato il primo ministro Antonis   Samaras. Le casse dello Stato, ha detto il premier, si prosciugherebbero entro la fine del mese e per il Paese sarebbe una   "catastrofe". Samaras dovrebbe poter contare in Parlamento su una   maggioranza di 154 voti (su 300). Il governo però si trova schiacciato fra le nuove misure da varare e una situazione sociale sempre più incandescente. Al secondo giorno di sciopero i sindacati sono sul piede di guerra.  "Se i parlamentari voteranno per le nuove misure - aveva dichiarato in mattinata Nikos Kioutsoukis, il leader della Gsee, il sindacato dei lavoratori del settore privato - commetteranno il più grave crimine politico e sociale di sempre contro il paese e il popolo". Per Samaras il voto di questo pacchetto è forse il test più duro da quando è diventato primo ministro.  

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