Romney: "Obama ci farà fare la fine dell'Italia"
Il candidato repubblicano sferza gli elettori: "Con le scelte economiche di Barack non abbiamo scampo, andremo a picco come i Pigs europei"
"Barack Obama ci farà fare la fine dell'Italia". Sceglie la carta dello spauracchio economico Mitt Romney per convincere gli indecisi a votare per lui. E, per farlo, usa il Belpaese come esempio negativo, come termine di paragone del fallimento. "Il voto del 6 novembre - ha detto il candidato repubblicano durante un comizio in Virginia - avrà un impatto non solo sui prossimi quattro anni, ma sulle generazioni future, perché se Obama verrà rieletto la disoccupazione resterà su livelli molto elevati". Il candidato dell'elefantino preme sulla politica economica: "Le scelte di Barack ci ridurranno a una situazione di difficoltà come quella che in Europa vediamo in Paesi come Italia e Spagna". Gli Stati Uniti verso le presidenziali Clicca e accedi allo speciale elezioni Troppe spese - Nel corso del comizio in Virginia, Romney ha rincarato: "Se siete un imprenditore e state pensando di avviare un'attivta dovete chiedervi: è l'America sulla strada della Grecia. Siamo sulla strada di una crisi economica come quella che stiamo vedendo in Europa, in Italia e Spagna? Se continuiamo a spendere 1.000 miliardi di dollari in più di quanto entra, l'America di fatto si troverà su questa strada. I sostenitori del presidente sperano in altri 4 anni di Obama, noi invece diciamo: non gli restano che 5 giorni". I sondaggi - Ma i numeri, al momento, seppur di poco premiano il presidente uscente, favorito anche dalla buona gestione dell'uragano Sandy. Secondo un sondaggio di New York Times-Cbs Obama ha un punto percentuale di vantaggio sull'avversario, mentre secondo l'istituto demoscopico Gallup il democratico avrebbe il 54% delle preferenze. Un sondaggio sull'elettorato dell'Ohio (Stato-barometro per eccellenza: in 18 casi il candidato repubblicano che ha vinto qui ha poi prevalso nella tornata elettorale) vede Obama in vantaggio di 5 punti percentuali, mentre in Wisconsin lo scarto sale all'8 per cento.