Grecia, fa i nomi degli evasori, giornalista finisce in manette
Direttore di un magazine pubblica la lista Lagarde, elenco di oltre duemila greci con conto corrente in Svizzera insabbiato dal governo ellenico. Arrestato per violazione della privacy
A Roma si invita alla delazione dei furbetti del fisco, ad Atene si arresta chi pubblica la lista dei grandi evasori. Ognuno combatte l'evasione fiscale come preferisce. Ma tra due dei paesi Pigs, l'Italia e la Grecia, la differenza di passo è abissale. Nel Belpaese il governo dei Prof preme l'acceleratore sul controllo reciproco dei cittadini (anche con un certo successo: nei primi 10 mesi del 2012 le segnalazioni alla Guardia di Finanza sono aumentate del 228 per cento). Ad Atene finisce in manette Costas Vaxevanis, direttore di Hot Doc, colpevole di aver pubblicato sulla testata che dirige e sui social la lista Lagarde, l'elenco dei 2mila maxi evasori ellenici che il governo francese aveva girato a quello greco. L'insabbiamento - Era il 2010 quando Christine Lagarde, ministro francese all'Economia, ha fornito al collega greco Giorgios Papacostantinou l'elenco degli oltre duemila cittadini greci intestatari di conti correnti nelle banche svizzere. Tra loro vi sono manager, politici, giornalisti: insomma, nomi pesanti. La reazione del governo greco (all'epoca a guida socialista)? Nessuna. La lista fu insabbiata. Il successore di Papacostantinou al dicastero dell'Economia, Venizelos, ne ammise l'esistenza, ma sostenendo che fosse andata persa. Giornalista d'inchiesta - La lista Lagarde è tornata d'attualità quando è finita nelle mani di Vaxevanis, che l'ha integralmente pubblicata sulla sua rivista. Tra i nomi c'è anche quello di un consigliere strettissimo dell'attuale primo ministro greco, Antonis Samaras. Il tribunale di Atene ha ordinato l'arresto del giornalista per violazione della privacy, lui sostiene di aver soltanto svolto il proprio dovere di cronista. Se l'elenco di nomi pubblicato è quello originale non è noto, ma al momento, mentre il Parlamento greco si prepara a una nuovi tagli per 13,5 miliardi di euro, pare che il governo si sia deciso a darsi una mossa. Chiedendo a Parigi se gli possono dare una nuova copia della lista