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Il Nobel per la Pace a chi ci fa la guerra

Danno il riconoscimento alla politica delle tasse che sta mettendo sul lastrico migliaia di famiglie

Eliana Giusto
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  di Mario Giordano "Dare il Nobel per la pace all'Unione europea è come dare il premio Unicef a Erode. O il premio Far Play a Jack lo Squartatore. Di tante assurdità cui la giuria di Oslo ci aveva abituato, questa è la più incredibile. Ora però, cari giurati, diteci: come se lo sarebbe guadagnato questo premio Bruxelles? Chiudendo gli occhi mentre i cecchini assediavano Sarajevo? Dando il via libera ai bombardamenti in Libia? O, da ultimo, scatenando la guerriglia nelle piazze di Atene e di Madrid?  Se questi sono i criteri temiamo le prossime designazioni: il Nobel per l'economia andrà all'amministratore delegato di Lehman Brothers? Quello della medicina al dottor Morte? E quello della letteratura ad Alba Parietti? Se questa è la sfida, non abbiamo che un modo per difenderci. Rispondere colpo su colpo. Avanti, non perdiamo tempo:  eleggiamo subito la Merkel Miss Muretto". Così, oggi su Libero, Mario Giordano commenta la notizia del Nobel assegnato all'Unione europea.  Questo riconoscimento alla Ue, in realtà, scrive Giordano, è uno schiaffo in faccia a quelle migliaia di famiglie ridotte sul lastrico dalla politica dell'austerity portata avanti da Bruxelles e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Ancor di più che mentre in Europa i cittadini sono stritolati dalle tasse, la Casta dei burocrati di Bruxelles ingrassa tra super-stipendi, palazzi e leggi ridicole. Leggi il commento integrale di Mario Giordano su Libero in edicola oggi, sabato 13 ottobre  

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