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Uffici da 1,2 miliardi di euroDa Bce uno schiaffo alla crisi

Paesi e cittadini europei tirano la cinghia. Ma la nuova sede della Banca centrale europea costerà 350 milioni di euro in più del previsto

Matteo Legnani
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Non è un caso che a sollevare il caso sia stato un giornale inglese, il Daily Telegraph. I britannici, infatti, oltre a essere ancora oggi (fortuna loro) fuori dall'euro, sono storicamente critici sull'operato della Banca centrale europea. La quale, scrive il Telegraph, entro il 2014 si trasferirà nella nhuova sede di Grossmarkthalle a Francoforte, che definire faraonica è poco: due torri di 165 e 185 metri d'altezza, per un costo di 1,2 miliardi di euro, con un aumento rispetto ai costi preventivati di 350 milioni di euro. Roba da appalti all'italiana, che "lievitano" sempre, tra ritardi ed errori, prima che le opere siano pronte. Inizialmente la spesa totale dell'opera doveva raggiungere gli 850 milioni di euro, ma le stime presentate qualche giorno fa sono molto più alte. Alle fine dei lavori il costo dovrebbe essere di 1,2 miliardi di euro, ma non mancano coloro che assicurano che la cifra finale potrebbe lievitare ancora. I ritardi di sei mesi hanno interessato particolarmente le opere edili nella Grossmarkthalle, un imponente edificio storico a carattere industriale del 1928 che fungerà da entrata principale. Secondo la Bce i tempi previsti non sono stati rispettati a causa delle "complessità degli interventi di restauro necessari nella struttura originaria del monumento storico tutelato". Resta lo schiaffo alla crisi e ai cittadini europei, ai quali vengono chiesti sacrifici sempre più ingenti per far stare in piedi moneta unica e istituzioni europee. E il Telegraph non può che "godere": Fortunatamente per il Regno Unito i costi graveranno solo sulle 17 nazioni dell'eurozona e non su tutti i membri dell'Unione.

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