Il Pentagono invia a Tripoli 200 marines
Una squadra anti-terrorismo è partita per la Libia poche ore dopo l'attentato "per proteggere i cittadini e gli interessi americani nel paese"
Il presidente americano Barack Obama ha promesso ai cittadini Usa che "giustizia sarà fatta" per l'uccisione a Bengasi dell'ambasciatore Chris Stevens. E il Pentagono, a poche ore dall'attentato, ha annunciato l'invio in Libia di una unità anti-terrorismo dei Marines "per rafforzare la sicurezza per gli americani nel Paese. L'unità, ribattezzata Fleet anti-terrorism security team (Fast), è formata da una cinquantina di uomini. Un'altra fonte dell'amministrazione Usa ha però riferito che in Libia potrebbero essere inviati "fino a 200 Marines". La protezione delle missioni diplomatiche a stelle e strisce è stata aumentata in tutto il mondo. L'ambasciata Usa in Egitto ha diffuso un allarme sicurezza ai suoi concittadini, mettendoli in guardia contro le continue manifestazioni nelle vicinanze della legazione al Cairo, teatro di violente proteste a causa del film blasfemo su Maometto. Il livello di allerta è stato innalzato anche nelle rappresentanze in Algeria e Tunisia.