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Emirati Arabi: bambino nascosto nella valigia scoperto allo scanner dei raggi X

I genitori volevano eludere i controlli e l'hanno messo nel borsone; increduli gli agenti

Alberti Eva
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Aeroporto internazionale di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti. Solita fila davanti al metal detector, la gente si toglie cinture e oggetti metallici, le valigie sfilano sotto i raggi X. Quando a un certo punto nel monitor appare un'immagine, e l'addetto non crede ai propri occhi: tra vestiti e foulard c'è un bambino nella valigia! Il piccolo risulta essere figlio di genitori egiziani, che davanti alle guardie si sono spiegati così: il neonato non aveva i documenti per l'imbarco, ma dovevamo portarlo con noi. L'uomo e la donna, infatti, erano già stati fermati perché non in possesso del visto per il bambino ma, quando gli agenti hanno cambiato il turno, hanno riprovato a passare i controlli nascondendo il figlio nel borsone.    "Hanno rischiato la vita del bambino", racconta un poliziotto:  "Quando i miei colleghi hanno scoperto la sagoma attraverso lo scanner, sono rimasti impietriti. La macchina per i controlli a raggi X è molto pericolosa per qualsiasi individuo, specialmente per uno di pochi mesi". Entrambi i genitori sono poi stati arrestati con la duplice accusa di tentato omicidio e di aver violato le regole di immigrazione, per aver cercato di portare illegalmente negli Emirati Arabi il figlio.  

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