Per i Cinque stelle è l'inizio della fine
È la fine di un bluff, di una montatura. Non deve stupire che Luigi Di Maio abbia ceduto le armi che non aveva, ma continua a sorprendere che egli, per lungo tempo, sia stato al timone del partito di maggioranza relativa. Come è possibile che un personaggio tanto modesto sia riuscito a salire al vertice, e a rimanerci fino a ieri, di un movimento che alle ultime elezioni politiche ha preso il 33% dei voti, è e resta un mistero. Clicca qui e leggi l'editoriale di Vittorio Feltri su Libero in edicola oggi, giovedì 23 gennaio