La vita di un italiano per Renzi vale 2 euro. L'editoriale di Maurizio Belpietro
Forse abbiamo un terrorista in casa. Anzi, potrebbe essercene più di uno, perché quello ricercato dalla polizia francese, e che si ritiene abbia varcato il confine a Ventimiglia, di certo non sarebbe venuto in Italia per farsi una passeggiata, ma perché - grazie ad appoggi e nascondigli - convinto di avere maggiori possibilità di sfuggire alle ricerche. Tuttavia, nonostante la notizia di un kamikaze alle porte, il problema resta sempre Libero e come ridurlo al silenzio. Decine di migliaia di frequentatori dei social network hanno firmato una petizione per la mia radiazione dall' Ordine dei giornalisti. La caccia a uno degli assassini di Parigi può attendere, la mia cacciata dal registro di categoria no. Una schizofrenia di cui non mi do grande pena, conoscendo il tipo di persone che in genere sottoscrive questi appelli: come è noto, una firma non si nega a nessuno, soprattutto se è per una cattiva causa. Semmai è un' altra la schizofrenia che mi fa preoccupare ed è quella che riguarda il tema della sicurezza. Dopo gli attentati di Parigi, in tutta Europa e nel mondo Occidentale è scattato l' allarme e si sono rafforzate le misure di prevenzione. Da noi, salvo il trasferimento da Milano a Roma di un centinaio di agenti, quelli rimasti disoccupati in seguito alla fine dell' Expo, nulla è successo. Sì, qualche dispaccio che invita alla vigilanza, una specie di raccomandazione a tenere gli occhi aperti, tipo le precauzioni della mamma quando fuori fa freddo, ma nulla di più. Prova ne sia che né negli aeroporti né nelle stazioni ferroviarie, ma neppure alle frontiere sono cambiate le procedure. Un lettore in transito ieri al confine di Ventimiglia mi ha scritto di aver passato la frontiera senza nemmeno vedere l' ombra di un poliziotto o un posto di blocco. Segno evidente che tutto procede come se tra Francia e Italia non si aggirasse gente armata fino ai denti e pronta a farsi esplodere. Del resto che cosa c' è da stupirsi? Per la sicurezza il nostro governo (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro