Lavoro, in serata vertice Alfano-Bersani-Casini
Si stringono i tempi per varare la riforma del lavoro. Pdl e Pd cercano una convergenza sulla flessibilità in entrata e uscita. Udc alla finestra
Mario Monti accelera sulla riforma del lavoro. Durante il pomeriggio ha incontrato Pierluigi Bersani e in serata è previsto un vertice con i leader dei partiti che sostengono il governo, il famoso "ABC" Alfano-Bersani-Casini. Si tratta degli incontri decisivi per arrivare a un accordo condiviso, come auspica il ministro del Lavoro Elsa Fornero: "Spero che il ddl sia pronto al massimo per domani mattina. Dal mio punto di vista è già pronto così". Ma le parti ancora non hanno trovato una soluzione comune: il punto d'incontro tra Pd e Pdl si troverà nella discussione in Parlamento e prevede uno scambio tra flessibilità in uscita e in entrata. Sulla prima si va verso il modello tedesco, sulla seconda, invece, si punta ad eliminare gli adempimenti burocratici e alcune rigidità per i contratti non a tempo indeterminato. Anche il Cavaliere vuole chiudere - Berlusconi sta spingendo per rendere definitiva la riforma. Il Pdl si sta concentrando su temi concreti: banche, lavoro, questioni di carattere economico. Bisogna concentrarsi sui temi che stanno più a cuore agli italiani, sarebbe il diktat berlusconiano. Serve quindi sostenere il governo Monti. Alfano avrebbe anche garantito a Bersani possibili aperture sull'articolo 18, vero motivo di scontro. La giornata di mediazione è stata turbata anche da una rivelazione del Financial Times, che oggi ha citato un rapporto confidenziale secondo cui "il governo italiano potrebbe essere costretto a varare nuove misure di austerità. Pizzicato sull'argomento, Monti ha risposto che "L'Europa e l'Italia hanno bisogno di riforme strutturali per avviare e consolidare la crescita ma,anche che non c'è bisogno di manovre correttive per far fronte alla crisi.