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Consumi, Codacons: a Natale persi 8 miliardi rispetto al 2007

I conti del Codacons: 8 miliardi di spese in meno rispetto al 2007. Regge solo il comparto alimentare. Ad Harrod's, invece, si menano per comprare

Roberto Procaccini
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Quello del 2013 verrà ricordato come un Natale di magra per gli italiani. Gli indici dei consumi registrati dalle associazioni di categoria sono tutti di segno negativo: meno regali, meno consumi. Secondo il Codacons gli acquisti tipici sono scesi dell'8 per cento rispetto allo scorso anno (andando quindi peggio della stima iniziale di -7,5 per cento), mentre i regali sono diminuiti del 15 per cento. Che significa in soldoni? Che per i consumi natalizi diversi dagli alimentari (regali, addobbi, viaggi, ecc.) gli italiani hanno speso 600 milioni di euro in meno rispetto al 2012, sono i calcoli del Codacons, e ben 7,7 miliardi di euro in meno rispetto a quanto si spendeva nel 2007. Tra i settori più colpiti dal calo degli acquisti ci sono l'abbigliamento e le calzature (-17 per cento), mentre per gli addobbi per la casa si è speso il 10 per cento in meno. Le stime di Federconsumatori registrano un andamento simile: la spesa media delle famiglie italiane è stata di circa 130 euro, che valgono 3,35 miliardi complessivi Però si mangia - Secondo le valutazioni di Codacons (che ha definito "una vera e propria debacle" l'ultima stagione natalizia per i commercianti) regge il settore alimentare. Insomma: gli italiani sul cenone non risparmiano. Secondo il centro studi i consumi alimentari hanno fruttato circa 2,6 miliardi di euro, in linea con la passata stagione. Non è dello stesso avviso Coldiretti, che abbassa a circa 2,3 miliardi di euro il giro da affari generato da cenoni e pranzi, denunciando così un calo dell'8 per cento dei profitti per gli operatori dell'agroalimentare. E intanto a Londra... - Inizia oggi la stagione dei saldi di Harrod's, prestigioso centro commerciale di Londra. Nei sette piani del megastore di South Kensington i prodotti saranno proposti con sconti fino al 75 per cento. E la folla, fatta non solo di londinesi, ma anche di turisti che si organizzano per essere nella capitale inglese in concomitanza con l'avvio degli sconti, ha preso d'assalto il palazzo.

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