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Legge di stabilità, da gennaio tablet e smartphone costeranno di più

Valerio Castorelli
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Se avete l'intenzione di acquistare un tablet questo è il momento: il prodotto sarà sicuramente tra i regali più gettonati di questo Natale, ma per via di un emandamento della Legge di stabilità, da gennaio tutti i prodotti elettronici dotati di memoria potrebbero costare di più. Tablet, smartphone & c. rischiano di subire l'aumento della tassa "Siae" che grava su tutti i dispositivi elettronici e hard disk. Tecnicamente si chiama "equo compenso" ed è inteso come un modo per compensare i detentori di copyright per eventuali usi illeciti che gli utenti possono fare con quei dispositivi (cioè download di musica o film pirata). L'equo compenso va infatti alla Siae e, secondo le prime stime, come riporta anche Repubblica.it, "l'aumento ora deciso sarà del 70%, quindi Siae ne ricaverà 210 milioni di euro all'anno invece dei soliti 80 milioni euro. Sono soldi sottratti all'industria dell'elettronica e quindi alle tasche dei consumatori", spiega Guido Scorza, avvocato esperto della materia. "Significa che un iPhone 16 GB costerà circa 4 euro in più, poiché la componente dell'equo compenso passerà,  con questo aumento, dagli attuali 90 centesimi a 5,20 euro. Per i tablet si passa dai 3,20 ai 5,20 euro, per i computer da 3,20 a 6 euro". L'emendamento, in discussione alla Camera, arriva negli stessi giorni della delibera Agcom contro la pirateria sul web: un'altra misura che, con un impatto sui canali digitali, favorisce l'industria del copyright. La stessa Legge di Stabilità contiene inoltre una misura che comincia a far discutere perché è pensata solo a favore dei libri cartacei, escludendo gli e-book. "Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell'anno solare per l'acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di 2.000 euro, di cui 1.000 euro per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni", si legge in una nota di Palazzo Chigi. Dal punto di vista del supporto all'innovazione, insomma, la Legge di Stabilità 2014 si presenta altalenante: da una parte prevede incentivi fiscali e un voucher a fondo perduto per gli investimenti tecnologici delle Pmi; dall'altra, misure che rischiano di penalizzare la diffusione di tecnologie tra i consumatori. 

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