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Tares, una mazzata da 305 euro a famiglia

Lucia Esposito
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La spazzatura è sempre più cara. E quest'anno si "mangerà" buona parte delle tredicesime degli italiani. La scadenza è il 16 dicembre: una stangata da 305 euro per famiglia. Secondo la Uil, ci sarà un aumento del 35,4% rispetto alla vecchia Tarsu. Due i motivi per cui la tassa è cresciuta così notevolmente. Il primo è che da quest'anno la Tares copre anche il costo per lo smaltimento dei riufiuti cosa che in passato non accadeva e che farà aumentare la spesa per i cittadini dove il servizio non è efficiente. L'altra causa che determina l'aumento sono i 30 centesimi a metro quadro dovuto per i servizi indivisibili come illuminazione, strade e sicurezza (ma questo è solo un assaggio di quello che arriverà il prossimo anno con l'esordio della Tasi anche lei destinata a finanziare i servizi indivisibili). Nelle casse dello Stato arriveranno circa 10 miliardi di euro, 2,3 in più rispetto allo scorso anno. Ecco le tariffe città per città.    Le tariffe   In 89 città capoluogo nel 2013 la  Tares aumenterà: solo in una città tra quelle monitorate, Varese, ha  diminuito la tassa del 2,9%. E' quanto emerge da un'indagine fatta  dalla Uil - Servizio Politiche Territoriali, che ha riguardato i   capoluoghi di provincia.   Analizzando i dati degli aumenti percentuali più alti, rispetto  al 2012, spiccano i dati di Pescara (+140,9%); Trapani (+121,6%);   Reggio Calabria (+121,1%); Cagliari (+113,9%); Catanzaro (+106,2%). Se  si analizzano i dati degli aumenti più alti in euro, rispetto al 2012  colpisce il dato di Reggio Calabria con un aumento medio, rispetto   allo scorso anno, di 291 euro; seguono Cagliari con 276 euro; Trapani   con 276 euro; Grosseto con 244 euro; Nuoro con 214 euro.  A Napoli la Tares quest'anno peserà mediamente 485 euro, con un aumento del   13,3% rispetto al 2012 (57 euro); a Perugia si pagheranno 354 euro   medi (+21,1%, 62 euro); a Milano 348 euro (+37,5%, 95 euro); a Venezia  347 euro (+6,7%, 22 euro); a Roma 335 euro (+7,7%, 24 euro), dovuto   solo per la parte dei 30 centesimi al mq.; a Torino 332 euro, con un   aumento del 54,4% (117 euro); a Genova 321 euro (+49,9%, 107 euro); a   Palermo 315 euro (+49,9%, 105 euro); a Bari 302 euro (+20,1%, 51   euro). I commercianti - Gli importi da pagare entro il 16 dicembre non saranno così alti perché il 16 dicembre si salda quanto anticipato con le rate precedenti. Ma si passerà alla cassa in media per altri 140 euro. Per i commercianti sarà una vera e propia mazzata proprio perché la tassa si ispira al principio "più produci più paghi". Una pizzeria o un ristorante a Milano vede schizzare la tassa dei rifiuti ai 3321 euro dello scorso anno ai 5374 di quest'anno: oltre duemila euro in più.   

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