Mutui, qualcosa sta cambiandoCala lo spread e riparte il mercato
Le banche pronte ad aumentare le erogazioni nel 2014, anno in cui potranno contare sull'intervento del Governo
Qualcosa sembra muoversi nel mercato dei mutui e il Sole24ore è ottimista. Non c'è solo lo spred che è calato rispetto all'anno scorso, ma la sensazione del quotidiano economico è che molte banche stanno preparando il terreno per aumentare le erogazioni nel 2014, anno in cui entrerà in gioco anche il plafond da due miliardi per l'erogazione di prestiti per l'acquisto della prima casa stanziato dal Governo. Le migliori offerte oggi si posizionano tra il 2,5 e il 2,6% e altre vantaggiose ce ne saranno anche per chi chi non può usufruire delle agevolazioni. UniCredit, ad esempio, ha lanciato un mutuo con spread del 2,5% da affiancare all'Euribor a 3 mesi per chi sceglie il tasso variabile e l'indice Irs di riferimento per chi opta per il tasso fisso. Questo pacchetto riguarda solo richieste di mutuo per importi inferiori al 60% del valore dell'immobile. Per chi supera tale soglia e si spinge su la percentuale del finanziamento in relazione al valore dell'immobile dell'80% tra il 60 e l'80% lo spread sale al 2,75%. Oltre a UniCredit, ci sono Ing direct, Webank, Banca popolare di Milano, Cariparma Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo con offerte che partono da spread del 2,5% e si spingono fino al 3,5%. E presto potrebbe segmentare la sua offerta anche Deutsche Bank. Con l'intervento del governo, invece, potranno accedere al mutuo con finanziamento anche pari al 100% del valore dell'immobile, per mutui di durata fino a 7 anni (se la finalità è la ristrutturazione con accrescimento dell'efficienza energetica degli immobili residenziali) o di 15 o 25 anni (in caso di acquisto dell'abitazione principale) le giovani coppie, giovani coppie, anche conviventi non sposate, nuclei familiari con almeno un soggetto disabile, famiglie numerose (con almeno 3 figli). Gli importi massimi che si potrà chiedere cambiano a seconda della tipologia di mutuo: 100mila euro per le operazioni di ristrutturazione, fino a 250mila euro per l'acquisto dell'abitazione principale e fino a 350mila euro per l'acquisto della prima casa con ristrutturazione ed efficientemento energetico. "Più basso è il valore del finanziamento in rapporto a quello dell'immobile", spiega al Sole24 ore Stefano Rossini, presidente di Mutuisupermarket.it, "più basso è lo spread. Se un cliente ha disponibilità liquide vicine a metà del valore dell'immobile viene considerato un cliente ad alto rating che, inoltre, potrebbe essere interessato a proposte di strumenti di investimento dove canalizzare la sua più elevata capacità di risparmio". E così se il cliente ha già il 40% le banche gli tagliano lo spread.