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Super Inps, la Corte dei Conti certifica il buco

I giudici contabili smentiscono gli ottimisti: la fusione con l'Inpdap voluta da Monti ha portato in dote 17 mld di rosso. E così per gli assegni...

Andrea Tempestini
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Dopo l'allarme del presidente Antonio Mastrapasqua arriva la scomunica della Corte dei Conti: nei conti dell'Inps c'è un buco patrimoniale e finanziario. Significa, in poche parole che la spesa per le pensioni supera il valore dei contributi incassati annualmente. In prospettiva la situazione è destinata a peggiorare. Il Pil che cala e la disoccupazione crescente fra i giovani (ormai al 40%) appassisce il flusso di nuovi accantonamenti. Viceversa aumentano le esigenze assistenziali: dalle pensioni di invalidità (sulle quali la Corte dei Conti chiede un faro forte di moralizzazione) alle erogazioni per cassa integrazione e altri ammortizzatori sociali che l'avanzare della recessione rende sempre più costosi. Tanto più che il governo, non sapendo a quale santo rivolgersi, affida all'istituto, nuovi compiti e, soprattutto nuove spese. (...) Come spiega Nino Sunseri su Libero di mercoledì 4 dicembre, il buco del super-Inps è certificato: si tratta di un altro pasticcio dei tencici. La Corte dei Conti, infatti, ha smentito gli ottimisti: la fusione con l'Inpdap voluta da Mario Monti ha portato in dote 17 miliardi di rosso. E così, per pagare le pensioni agli statali, arriveranno nuove tasse per tutti. Leggi l'approfondimento di Nino Sunseri su Libero di mercoledì 4 dicembre

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