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Manovra, sette tasse dalla casa alle pensioni. E l'incubo stangata su benzina e acconti

Enrico Letta visto da Benny

Dalla Iuc alla coda dell'Imu, dagli investimenti all'estero alle slot machine: balzelli più o meno nuovi. E la Cgia di Mestre lancia l'allarme...

Giulio Bucchi
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Sette tasse, tra vecchie, nuove e riverniciate di fresco. E altre potrebbero venire, secondo l'allarme lanciato dalla Cgia di Mestre sulla legge di stabilità da poco licenziata dal governo Letta. Il guaio è sempre lo stesso: la coperta è corta, e se da una parte si è tolto in qualche modo da un'altra tornerà, magari con beffa. E' il caso per esempio dell'Imu, famigerata tassa sulla casa sostituita dalla Iuc per il 2014 (e che colpirà anche gli inquilini in affitto per i servizi indivisibili) ma che regalerà l'ultimo colpo di coda con 2.700 Comuni che all'inizio del prossimo anno chiederanno la tranche conclusiva. La legge di stabilità prevede poi un nuovo prelievo "di solidarietà" sulle pensioni superiori ai 90mila euro (il 6%, e il 18% a partire dai 193mila euro) e un adeguamento al costo della vita concesso solo fino ai 3.000 euro d'assegno. Nuove tasse, o tasse inasprite: l'imposta sulle attività finanziarie possedute all'estero salirà dall'1,5 al 2 per mille. Il disperato tentativo del governo di racimolare fondi ha portato anche al compromesso sul Preu, il prelievo erariale unico sul gioco, che sale dal 13,5 al 14% sulle slot machine. La stangata vera e propria arriverà sulle sigarette elettroniche, la cui tassa passerà al 58,5%, anche se ufficialmente manca ancora la firma al decreto ministeriale.  La Cgia: "Le tasse saliranno ancora" - Ma su tutto grava l'incognita delle cosiddette clausole di salvaguardia. Secondo la Cgia di Mestre "è a rischio la copertura della prima rata dell'Imu" e la conseguenza sarebbe "un ulteriore aumento del carico fiscale per le imprese e i cittadini". "Se entro oggi l'Erario non avrà incassato 925 milioni di euro di maggiori entrate Iva versate dalle imprese a seguito dell'impegno della Pubblica amministrazione a pagare 7,2 miliardi di euro di debiti scaduti e altri 600 milioni dalla sanatoria rivolta ai concessionari dei giochi, il decreto che ha cancellato la prima rata dell'Imu sull'abitazione principale farà scattare la cosiddetta clausola di salvaguardia". Risultato: aumenti degli acconti Ires e Irap per 2013 e 2014 e delle accise dal 2015. Quindi, rischiamo di spendere di più per benzina, gas, energia elettrica e bevande alcoliche. Come dire: tassa sul consumo, nemmeno tanto mascherata.

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