Bruno Vespa sulla manovra economica: "Sperano di recuperare 7 miliardi, ma non c'è mai riuscito nessuno"
"Se una telecamera nascosta entrasse nei piani alti del ministero dell'Economia vedrebbe i funzionari muoversi come formiche impazzite nei panni di Archimede Pitagorico, il celebre personaggio di Disney, in attesa che si accendano le cento lampadine necessarie a trovare altrettante piccole (si fa per dire) cifre necessarie a riempire il buco della legge di bilancio". Bruno Vespa non sembra fiducioso - come tanti - nella nuova manovra varata dall'altrettanto nuovo governo. In effetti i soldi da recuperare non sono poi così pochi: "Servono 29 miliardi, di cui più di 23 solo per evitare l'aumento dell'Iva. Bruxelles - più generosa verso questo governo rispetto al precedente - ci consente di indebitarci per circa la metà. Bisogna trovarne altri 14. Il governo spera di recuperarne 7 dall'evasione fiscale: non c'è mai riuscito nessuno in un solo anno, speriamo che vada meglio". Leggi anche: Bruno Vespa rivela: "L'endorsement di Donald Trump a Conte è..." Non solo - sempre sulle colonne del Giorno - il conduttore di Porta a Porta delinea uno scenario non poco rassicurante: "Il peso fiscale aumenta e non è alle viste nessuna riduzione. Anzi. La battaglia contro l'evasione fiscale è una battaglia di civiltà. E va bene l' incoraggiamento alle carte di credito. Ma in Germania, dove si può comperare un'automobile in contanti, l'evasione fiscale è bassissima. Hanno funzionato bene ristrutturazioni edilizie e cedolare secca sugli affitti. Se si moltiplicassero i conflitti di interesse tra contribuenti, lo Stato se ne avvantaggerebbe. E se si sbloccassero i 70 miliardi già stanziati per le infrastrutture l'economia ripartirebbe. La rivoluzione fiscale di Salvini forse sarebbe stata imprudente. Ma restare fermi sarebbe molto pericoloso".