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Esenzione Irpef fino a 12mila euro, ecco come cambia la busta paga

Roberto Procaccini
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Innalzare l'area di esenzione dal pagamento dell'Irpef fino ai 12mila, liberando circa 75 euro al mese in più in busta paga per ogni lavoratore. E' il succo di due emendamenti alla Legge di Stabilità presentati da Pdl e Pd. L'ampiamento della no tax area, oggi fissata a 8mila euro  per i dipendenti e 7500 per i pensionati, avrebbe un effetto più incisivo dei 13 euro mensili in più al mese a beneficio dei lavoratori previsti in prima istanza dal governo Letta. Il costo del provvedimento, nei calcoli dei gruppi parlamentari, sarebbe di 1,8 miliardi all'anno, da reperire tramite i tagli alla spesa delle amministrazioni pubbliche e delle società controllate dalle stesse amministrazioni (che non potrebbero, si legge nel testo dell'emendamento, "effettuare spese per consumi intermedi di ammontare superiore al 70 per cento della spesa sostenuta nel 2012"). Stop all'entusiasmo - Dall'approvazione dell'emendamento verrebbero per i lavoratori circa 900 euro in più all'anno. Ma il viceministro dell'Economia Stefano Fassina, alla vigilia della discussione al Senato della Legge di Stabilità, spegne gli entusiasmi: "E' presto per parlare di intesa tra Pd e Pdl - dice l'economista democratico -. L'operazione, poi, è molto costosa e non è finalizzata soltanto ai redditi più bassi". Il cuneo fiscale - Tra i circa 3mila emendamenti presentati alla Legge di Stabilità ce ne sono altri che riguardano il lavoro. Al taglio del cuneo fiscale si rivolge Giorgio Santini, relatore Pd in Commissione Bilancio del Senato, che propone benefici pari a 200 euro l'anno per i redditi tra i 15mila e i 20mila euro l'anno, per i quali lo Stato dovrebbe trovare coperture fino a 1,7 miliardi di euro. 

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