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Alitalia, il disastroso spot col finto Barack Obama: "Razzisti", pubblicità subito ritirata

Maria Pezzi
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Uno spot quantomeno dubbio. Per non dire di cattivo gusto. Alitalia è finita nella bufera per la campagna #WhereIsWashington per il lancio del volo diretto Roma-Washington Dc. La compagnia di bandiera, che torna a volare dopo 13 anni per la capitale Usa, ha annunciato la tratta con quattro spot pubblicitari con i presidenti americani: Abraham Lincoln, George Washington, Barack Obama e Donald Trump. La bufera scoppia con lo spot con protagonista Obama: la compagnia aerea cade nella trappola del blackface. Ovvero la tecnica di utilizzare attori bianchi con il viso dipinto di nero per rappresentare personaggi di colore. Una roba a cui il confronto il Bagaglino era di classe. Leggi anche: Malia Obama, come l'hanno beccata A interpretare l'ex presidente Usa, è il tunisino Balti Khaled a cui - dice la compagnia - è stato applicato il cerone per scurire la pelle e rendere i suoi tratti più simili a quelli di Obama. La pubblicità, per usare un eufemismo, è un flop. Alitalia che viene accusata di discriminazione e razzismo tanto che si vede costretta a rimuovere lo spot e scusarsi pubblicamente sui social: "Non era nostra intenzione offendere nessuno e trarremo certamente insegnamento da quanto accaduto".

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