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Paolo Savona sul governo: "L'esecutivo deve aprire un dialogo con l'Europa per risolvere i problemi"

Caterina Spinelli
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"Da entrambe le parti, si sta esagerando", Paolo Savona bacchetta l'atteggiamento del governo nei confronti dell'Ue. "D'altro canto, se in una situazione così delicata come quella italiana la Commissione minaccia di aprire la procedura di infrazione per mancato rispetto dei parametri di bilancio, è fatale che si generino reazioni politiche" commenta il ministro per gli Affari europei. L'economista spiega sulle pagine del Messaggero che non c'è intenzione nell'esecutivo di porsi contro l'Europa e contro l'Eurozona: "Dallo stallo si esce solo con il dialogo, parola che le due parti pronunciano ma nessuno realmente attua". Poi prosegue: "Abbiamo necessità che l'Europa e la Commissione Ue ci aiutino. Sono convinto che un tavolo di discussione alto, come avevo proposto di istituire nel settembre scorso per affrontare tutti i problemi, aiuterebbe a risolverli. Ma in Italia è in corso una ristrutturazione degli equilibri politici di cui non si può non tenere conto e che richiede tempo. Tempo che i mercati non ci danno". Leggi anche: Paolo Savona fuori controllo: la sfida all'Ue Poi Savona si sofferma su un'altra polemica interna al governo, quella sui minibot (titoli di Stato di piccolo taglio) desiderati dalla Lega e rifiutati dal ministro dell'Economia Giovanni Tria: "Vorrei superare questa polemica, sulla quale tra l'altro si è già espresso Mario Draghi. È invece giunto il momento di parlare seriamente dello European safe asset, un titolo privo di rischio che può dare un contributo significativo alla stabilità del sistema europeo. La Germania è favorevole e anche a Bruxelles ci sono persone intelligenti che condividono l'idea. Tra l'altro, il safe asset servirebbe anche a contrastare la tendenza del risparmio italiano a fuggire all'estero" conclude Savona sul Messaggero.

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