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Commissione Europea, confermato Valdis Dombrovskis: il rigorista che odia l'Italia

Davide Locano
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La nuova Europa continuerà ad odiare l'Italia. Una doccia gelida per il governo gialloverde, arrivata con la designazione da parte del governo lettone di Valdis Dombrovskis come commissario per la prossima Commissione europea. La notizia è stata fatta trapelare dall'Agi. A stretto giro di posta è arrivato il commento del diretto interessato: "Sono onorato di essere nominato per servire come commissario lettone nella prossima legislatura". E ancora, ha assicurato di voler onorare "la fiducia che il governo della Lettonia e gli elettori lettoni mi hanno dimostrato". Quindi, la frecciata ai movimenti sovranisti: "Lavorerò nell'interesse di un'Europa più forte". Leggi anche: Quando Dombrovskis sparava sui gialloverdi Dombrovskis è un fiero oppositore dell'Italia. Basti ricordare alcune delle sue provocazioni: "In una situazione di debito molto elevato, l'Italia sta fondamentalmente pianificando un aumento dell'indebitamento, invece di attenersi alla necessaria prudenza". Dunque, ha più volte ricordato come "tutti i Paesi dell'area euro sono sullo stesso piano e sottoposti alle stesse regole. Le regole ci sono per proteggerci. Danno certezza, stabilità e fiducia reciproca". Oggi è vice-presidente della Commissione europea, e il prossimo presidente della stessa dovrà decidere se confermarlo nella carica che gli era stata data da Jean-Claude Juncker a novembre 2014 (da luglio 2016 è anche commissario per la Stabilità finanziaria). Solo pochi giorni fa, Dombrovskis, aveva applaudito la possibile procedura d'infrazione contro l'Italia. Dopo la designazione da parte della Lettonia, facile che venga riconfermato. Poiché eletto eurodeputato alle ultime europee, il falco del rigore ha a disposizione un paio di settimane per decidere se rimanere commissario anche nel prossimo governo europeo o se, oppure, prendersi il suo seggio a Strasburgo (ipotesi, quest'ultima, che appare assai improbabile; da escludersi per l'Huffington Post). Doccia fredda, anzi freddissima, per l'Italia. I segnali, infatti, indicano che la prossima Commissione Europea possa essere una sostanziale fotocopia di quella attuale, con un Dombrovskis sempre al suo posto. A Bruxelles, infatti, si muovo un blocco trasversale il cui unico obiettivo è frenare l'ascesa sovranista ed impedire loro di conquistare qualsiasi ruolo di rilievo. La conferma di Dombrovskis andrebbe esattamente in questa direzione.

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