Pensioni, la rapina silenziosa e salatissima: scatta il prelievo sull'assegno, chi dissanguano
Questo mese lo Stato intascherà 118 milioni di euro dalle pensioni degli italiani. Di questa somma, 105,4 milioni riguardano il maxi conguaglio per il trimestre gennaio-marzo sul blocco delle indicizzazioni delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo (da 1.522 euro lordi in su), mentre altri 12,6 milioni arrivano dal contributo di solidarietà per le pensioni d'oro (assegni superiori a 100mila euro). Altre due tranche da 10,5 milioni saranno trattenute a luglio e ad agosto perché la decurtazione parte da giugno e si terminerà di conguagliare il periodo gennaio-maggio, riporta il Giornale. Per questo ieri 1 giugno centomila persone sono scese in piazza San Giovanni a Roma, convocate dai sindacati di categoria Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil: per dire no al meccanismo di rivalutazione voluto dal governo che sottrarrà ai pensionati 3,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Leggi anche: "Una cosa orribile, ma lui se ne frega". Feltri, la cannonata contro Salvini: cosa non torna Anche se in realtà i risparmi garantiti nel triennio 2019-2021 sono di circa 2,5 miliardi di euro dei quali 330 milioni solo per quest'anno (253 milioni dal blocco delle rivalutazioni e 76 milioni dalle pensioni d'oro). Per i sindacati però la riduzione delle rivalutazioni inciderà anche sugli anni successivi al 2021 facendo ridurre gli assegni in virtù del minor recupero dell'inflazione.