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Legge di stabilità, ecco cosa cambia

Andrea Tempestini
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Giorni decisivi per la legge di Stabilità. E la manovra, rispetto alla sua iniziale configurazione, cambia. Cambia soprattutto grazie al lavoro del Pdl, che aveva bollato come invotabile la prima versione del testo. Vediamo di seguito, punto per punto, come cambia la legge di Stabilità. Conti correnti - Il governo vuole stringere sulle banche, rafforzare il decreto Bersani e rendere realmente privo di spese il cambio di conto corrente: dovrà avvenire "senza spese aggiuntive di qualsiasi origine e natura". Viene così dunque escluso anche il costo di produzione e invio dell'ultimo estratto conto. La bozza dell'esecutivo inoltre fissa i tempi di "dialogo" tra i due istituti interessati dal trasferimento. Spunta il "divieto assoluto di addebitare al cliente le spese relative alla predisposizione, produzione, spedizione o altre spese comunque denominate relative alle comunicazioni". Bollette - La manovra prevede la misura taglia-bollette relativa agli incentivi sulle rinnovabile: si prevede che il Gse ricorra a una raccolta di risorse sul mercato finanziario che consentirebbe di spalmare gli incentivi che gravano sulla bolletta. La Relazione illustrativa spiega: "Ipotizzando che si ricorra al mercato finanziario per 2 miliardi l'anno si potrebbe ottenere una riduzione del peso degli oneri sulle tariffe del 15-20% negli stessi anni". Ricerca - Viene istitutito per il triennio 2014-2016 un credito d'imposta a favore delle imprese che investono in ricerca e sviluppo. Valore complessivo, 200mila euro per ciascuno dei periodi d'imposta considerati, per un massimo annuale per ciascun beneficiario di 2,5 milioni. Industrie - Ogni anno l'esecutivo sarà tenuto a presentare un programma nazionale di politica industriale, entro il 30 giugno. Il programma dovrà puntare alla crescita industriale e avrà come oggetto alcuni interventi di agevolazione fiscale, promozione di strumenti finanziari e accesso al credito. Obiettivo, incentivare le imprese. Editoria - Misure in aiuto all'editoria: il governo prevede un pacchetto di norme per lo più ordinamentali. Tra queste, la proroga a fine 2016 del sistema delle tariffe postali massime, nonché l'estensione dell'aliquota Iva ridotta al 10% per i canoni d'abbonamento alle testate giornalistiche tematiche. Siiq - La bozza prevede il rilancio delle Siiq (Società di investimento immobiliare quotate), introdotte nel 2006, e che non hanno avuto la diffusione che era stata ipotizzata. Previste norme finalizzate a raccogliere risorse per rafforzare il mercato delle grandi locazioni ad uso non abitativo.

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