Zero costi per chi cambia bancaBollette meno salateEcco le novità della Manovra
Nel collegato sul tavolo del Consiglio dei Ministri anche i 500 milioni per la cassa integrazione per le Regioni
Non ci saranno spese aggiuntive per il trasferimento di un conto corrente da una banca a un'altra. Non solo: bollette più leggere grazie agli incentivi sulle rinnovabili. L'ultima bozza della Legge di Stabilità che approderà sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri contiene 16 articoli, per un totale di 160 pagine, che se approvate faranno tirare un sospiro di sollievo ai contribuenti. Il preconsiglio, che già ha esaminato il documento, sembra ben disposto. In più, stando alle rivelazioni di Enrico Letta all'assemblea del Pd, sarebbero stati sbloccati anche gli attesi 500 milioni di euro per la cassa integrazione per le Regioni. Conti correnti - Entrando nel dettaglio del collegato si trova il capitolo dedicato ai conti correnti bancari: ebbene questi possono essere trasferiti "senza spese aggiuntive di qualsiasi origine e natura" a carico del cliente. Viene rafforzato il Decreto Bersani escludendo inoltre costi di produzione e invio dell'ultimo estratto conto. Nella bozza sono fissati tempi contingentati per lo scambio di informazioni fra le due banche e per l'attivazione degli ordini periodici di pagamento (come bollette, bonifici periodici etc) sul nuovo conto. Si fa inoltre "divieto assoluto di addebitare al cliente spese relative alla predisposizione, produzione, spedizione o altre spese comunque denominate relative alle comunicazioni". Disposizioni che si applicano sia a persone fisiche che alle micro, piccole e medie imprese. Il diritto di estinzione del conto corrente bancario prevista dal testo unico bancario è inoltre esteso anche a quei conti correnti per i quelli "è stato pattuito un termine a favore della banca creditrice". Bollette - Il collegato alla Legge di Stabilità contiene anche la misura taglia-bollette relativa agli incentivi sulle rinnovabili di cui si parla da tempo. Il ddl prevede che il Gse ricorra a una raccolta di risorse sul mercato finanziario che consentirebbe di 'spalmare' gli incentivi che gravano in bolletta riducendone il peso nei prossimi anni e incrementandolo nel lungo termine. "Ipotizzando che si ricorra al mercato finanziario per 2 miliardi l'anno - si legge nella Relazione illustrativa - si potrebbe ottenere una riduzione del peso degli oneri sulle tariffe del 15-20% negli stessi anni".