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Il buco nero dell'Iva:nei primi 9 mesi del 2013persi 3,7 miliardi di euro

Tra gennaio e settembre 2013, il gettito dell'imposta è crollato del 4,7% rispetto al 2012. E tutto ciò prima dell'ultimo scatto dell'aliquota dal 21 al 22%

Matteo Legnani
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Un autentico buco nero pari a circa un terzo della finanziaria. E' il conto delle entrate derivanti dall'Iva (il cosiddetto gettito) nel periodo tra gennaio e settembre 2013, che il bollettino del Dipartimento delle Finanze fissa a -3.697 milioni di euro, corrispondente a un calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il tutto, prima dell'ultimo scatto dell'imposta, passata il 1 ottobre scorso dal 21 al 22%. Si conferma quindi anche in piena era-Letta un trend negativo avviatosi con il governo di Mario Monti e in conseguenza del precedente scatto dell'imposta dal 20 al 21%: l'imposta sale ma gli incassi calano e di molto. Colpa, certamente, della crisi e della ridotta capacità d'acquisto delle famiglie italiane, ma anche dell'effetto disincentivanete che certe misure hanno a loro volta prorpio sui consumi. Corrispondentemente, il gettito derivante dalla lotta all'evasione non tiene il passo: negli stessi vove mesi gennaio-settembre, le entrate tributarie derivanti dall'attivita' di accertamento e controllo ammontano a 5.252 milioni di euro, pari a un +1% rispwetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Complessivamente, sempre secondo i dati forniti dal Dipartimento delle Finanze, le entrate tributarie risultano "sostanzialmente invariate" rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, attestandosi a 291,504 miliardi di euro. La differenza negativa rispetto al 2012 è di 'soli' 895 milioni di euro, pari a -0,3%.

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