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Pensioni, cinque milioni aspirano ai 780 euro ma li avrà solo il 5 per cento

Cristina Agostini
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Ma davvero tutti i pensionati sotto la soglia dei 780 euro riceveranno un assegno più alto come promette il Movimento 5 stelle? La risposta è no. Perché la pensione di cittadinanza riguarda 5 milioni di italiani e se venisse elargita a tutti i conti esploderebbero, calcola La Repubblica. Insomma, nonostante le promesse di Luigi Di Maio - "Dal primo gennaio 2019 non ci sarà nessun pensionato che avrà meno di 780 euro al mese" - l'unica certezza sembra oltre lo slittamento, i destinatari che vedranno l'aumento saranno al massimo 200-250 mila su 5 milioni: il 4-5 per cento. Leggi anche: Tito Boeri ha i giorni contati all'Inps. Chi lo sostituirà? Clamorosa "vendetta privata"  Insomma, dei 6 miliardi e 100 milioni stanziati per il reddito nel 2019 appena 900 milioni dovrebbero finire nelle tasche di chi non lavora più.  Per ricevere l'integrazione della pensione si terrà conto dell'Isee (sotto i 9.360 euro), del reddito familiare (7.560 euro che sale a 9.360 se in affitto), e dell'età. Entrambi i coniugi, infatti devono avere più di 65 anni. Poi c'è il patrimonio immobiliare, oltre la prima casa, non superiore a 30 mila euro, investimenti finanziari e soldi sul conto entro i 6 mila euro, auto o moto di bassa cilindrata e acquistate da più di sei mesi, niente barche.  E secondo le bozze la pensione al massimo salirà a 630 euro, non ai 780 euro mensili promessi. I restanti 150 euro saranno erogati solo a quanti sono in affitto. Non molti, considerato che il 95% dei pensionati italiani vive in casa di proprietà.  

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